Salvo sorprese, la più grande novità Apple del 2022 sarà il primo visore AR/VR dell’azienda. Cosa ne pensano i nostri blogger di questo possibile dispositivo?
OPINIONS è una nuova rubrica targata iPhoneItalia che tratterà gli argomenti più caldi del momento dai diversi punti di vista dei nostri blogger.
Giuseppe Migliorino
Avete presente quel pizzico di noia che ci pervade a ogni keynote da qualche anno a questa parte? Bene, tutto questo potrebbe finire nel 2022 grazie proprio al primo visore AR/VR di Apple. Finalmente non avremo i soliti iPhone, iPad, Mac con qualche novità sicuramente interessante, ma di certo non da effetto WOW.
Vogliamo stupirci Apple, ne abbiamo bisogno da anni. Non chiediamo certo i livelli del 2007 con il primo iPhone, ma nemmeno desideriamo sbadigliare mentre Tim Cook presenta cose di cui sappiamo già tutto. E il visore Apple, ne sono sicuro, riuscirà nell’intento.
Apple ha da anni intrapreso la strada degli indossabili, dedicando sempre più attenzioni all’Apple Watch e agli AirPods. Il visore darà inizio ad una nuova era, che potrebbe culminare tra 10 anni. Già, perché secondo molti analisti, proprio tra 10 anni i visori Apple potrebbero sostituire del tutto gli iPhone. Attenzione, quando parliamo dei visori del 2032 non pensate a questi grandi occhialoni bruttissimi a vedersi. Tra 10 anni, questi dispositivi potrebbero essere dei semplicissimi e bellissimi occhiali dotati di tecnologie oggi impensabili, o addirittura presentarsi sotto forma di invisibili lenti a contatto.
Ma non corriamo troppo, e limitiamoci a questo primo visore atteso nel 2022. Apple vuole offrire un dispositivo che l’utente può utilizzare per i giochi, la comunicazione e qualche app di produttività, sfruttando nello stesso tempo le tecnologie di realtà virtuale e realtà avanzata. Mi immagino già un FaceTime con gli avatar di amici visibili davanti a noi, un gioco in realtà virtuale che ci porta in mondi inesplorati, oppure una navigazione turn-by-turn in Apple Maps con le indicazioni che compaiono sul mondo reale e in maniera super dettagliata.
Apple ha già fatto intendere che non sposerà la filosofia del metaverso, quindi non mi aspetterei visori pensati per portarci in un mondo completamente virtuale in cui trascorrere intere giornate e alienarsi dalla vita reale. L’azienda è molto sensibile su queste cose, come dimostra ad esempio la tanta attenzione riposta in “Tempo di Utilizzo” per cercare di limitare l’uso di iPhone e iPad nel corso della giornata. L’intenzione di Apple è quella di offrire un visore mordi e fuggi, da utilizzare per una o due ore al giorno all’occorrenza o quando vogliamo un momento di svago. Le cose potrebbero cambiare tra qualche anno, quando il visore magari sostituirà in toto lo smartphone, ma per ora credo che questa sia la scelta più giusta.
Sarà rivoluzione? Forse questo primo modello venderà poco sia per le funzioni limitate che per il prezzo (si parla di 2.000$), ma per me il visore Apple segnerà quanto meno l’inizio di una nuova epoca per l’azienda, i suoi utenti e l’intero settore tech. Stiamo per vivere la transizione tra l’utilizzo di prodotti esterni all’utilizzo di dispositivi sempre più collegati al nostro copro. Nel bene e nel male.
Francesco Siciliani
Ciò che questo visore AR/VR potrà contribuire a solidificare è una categoria di prodotto così frammentata e poco solida da essere, al momento, quasi invisibile agli occhi del grande pubblico. Si, perchè la maggior parte dei visori presentati e lanciati in questi anni non ha sposato i gusti degli utenti; i visori VR/AR sono spesso rimasti dei meri strumenti di sviluppo oppure una chicca per i gamers più accaniti. Niente che possa avere a che fare, quindi, con la vita quotidiana, che poi è l’obiettivo di Apple da sempre.
Il visore Apple potrebbe quindi riuscire nell’intento di solidificare e portare al grande pubblico un prodotto nuovo e fresco, capace di fare un grande salto di qualità rispetto a ciò che conosciamo oggi e alimentare i sogni e i desideri degli utenti. Si parla da molto tempo di una nuova categoria di prodotto, pronta ad essere lanciata da Apple e questo visore sembra il candidato ideale.
Inoltre, se consideriamo che questa “creatura” potrebbe essere l’ultimo grande passo della carriera di Tim Cook in Apple come CEO c’è sicuramente da aspettarsi grandi cose, in primis partendo da app e servizi proprietari come FaceTime, Apple TV+, Mappe ed Apple Arcade. Già un pacchetto pieno di servizi – quasi tutti quelli offerti con Apple One, per intenderci – potrebbe portare molto interesse al prodotto, che potrà così essere usato per comunicare in maniera più immersiva e fruire di contenuti d’intrattenimento senza distrazioni e – perchè no? – con nuove possibilità di interazione.
Non mi stupirei di trovare contenuti Apple Original su Apple TV+ con supporto VR oppure giochi di Apple Arcade più coinvolgenti ed interattivi. Sarebbe anche il momento di svecchiare la piattaforma di gaming su abbonamento di casa Apple che, pian piano, si sta arenando e perde sempre più interesse (ma questa è un’altra storia che affronteremo in un altro OPINIONS).
Se poi vogliamo sognare, con una piccola dose di follia in più, possiamo immaginare la meraviglia di potersi allenare con Apple Fitness+ a stretto contatto con gli istruttori, immersi nella palestra degli studios Apple in California oppure con tutte le indicazioni sullo stato dell’attività (battito, calorie, ecc) direttamente in realtà aumentata. Certo, questa “visione” potrebbe essere ostacolata da limiti fisici considerando la forma ingombrante del visore ma sognare non costa nulla.
Ne sappiamo davvero poco al momento e questo potrebbe, come afferma Giuseppe, portare ad un enorme effetto “WOW” che non proviamo da tempo, forse dai tempi della famosa “One more thing“. La differenza, nell’immediato, la farà il prezzo poiché segnerà inevitabilmente il percorso di questa prima generazione: sarà per tutti o solo per aziende e sviluppatori? Nella seconda opzione, fin troppo simile a quanto già visto da altri produttori sul mercato, saremo costretti a rimandare tutti i sogni alle generazioni successive ma voglio sinceramente sperare di no.
Claudio Sardaro
Diciamolo: fino ad oggi i visori VR non hanno davvero fatto breccia nei consumatori. Il limite è stato senza dubbio l’hardware non all’altezza di applicativi che in teoria avrebbero dovuto fare grandi questi dispositivi. In quest’ottica, Apple arriva probabilmente avvantaggiata. La grande esperienza con i chip ARM, cuore pulsante di tutti i dispositivi principali in lineup, potrebbe portare un grande vantaggio all’azienda e di conseguenza a questo nuovo prodotto. Apple potrebbe quindi replicare il successo visto con iPhone? Tutto può essere, ma dipenderà davvero dai connotati del prodotto che presenterà.
Si parla di un visore Apple VR/AR: se così fosse, scordiamoci l’esperienza alla Google Glass. Personalmente preferirei un dispositivo AR puro, che arricchisca l’esperienza di realtà in determinate occasioni. Immaginate di essere in viaggio e non conoscere il nome di un monumento o di un’opera d’arte che state guardando. Con un dispositivo AR le informazioni utili si potrebbero presentare difronte ai vostri occhi in modo semplice e veloce. Con un dispositivo VR, per via dello schermo sempre presente davanti agli occhi, tutto ciò potrebbe essere possibile solo per mezzo dell’utilizzo di una fotocamere che cattura ciò che si ha davanti. A quel punto, che senso avrebbe viaggiare?
Per questi motivi, sono certo che un dispositivo puramente AR potrebbe davvero fare la differenza rispetto ad uno VR. Se ci aggiungiamo poi la probabile incompatibilità di tale device con il metaverso, la mia speranza potrebbe essere più che concreta. Che si tratti di un dispositivo ibrido? Tutto può essere, anche se la filosofia di Apple, da sempre, è stata quella di fare poche cose, ma al meglio. Non sono certo che un dispositivo ibrido possa effettivamente sposare questa filosofia. Una cosa è molto probabile: entro la fine dell’anno scopriremo la verità.
Sarà interessante rileggere queste parole tra qualche anno già consapevoli delle potenzialità di questo prodotto. Ci avrò preso?