Il caso Apple vs. Caltech per la violazione di brevetti sta per tornare in tribunale a due anni di distanza dalla prima condanna contro Apple, costretta a pagare 838 milioni di dollari di danni.
Il nuovo processo prenderà in considerazione solo la somma del risarcimento e non potrà ribaltare la condanna contro Apple. Inoltre, anche Broadcom, fornitore dell’azienda di Cupertino, è stata condannata a pagare altri 270 milioni di dollari sempre per la medesima violazione.
La causa era iniziata nel 2016, quanto Caltech affermò che i chip WiFi realizzati da Broadcom e utilizzati da Apple violavano diversi brevetti. La causa citava tutti i prodotti Apple: iPhone, iPad, Mac, iMac, Apple Watch, Apple TV, HomePod e persino i router AirPort fuori produzione. I brevetti riguardano i sistemi di codifica che correggono errori nella trasmissione dei dati utilizzati nello standard Wi-Fi 802.11. Apple e Broadcom hanno cercato di negare la violazione di tutti i brevetti e hanno affermato che il California Institute of Technology non aveva diritto a ricevere alcun risarcimento danni. Il processo, che si è concluso a gennaio 2020, ha però dichiarato Apple e Broadcom colpevoli di aver violato i brevetti di proprietà del California Institute of Technology relativi al WiFi.
Apple ha quindi presentato ricorso e ha ottenuto un nuovo processo che potrà però solo rivalutare la cifra del risarcimento danni, visto che sia la stessa Apple che Broadcom sono ormai considerati colpevoli di violazione di brevetto in via definitiva.