Apple ci ha abituati con il rilascio di un nuovo iPhone e un nuovo processore ogni anno. Magari non ci saranno modifiche estetiche, magari la fotocamera apporterà solo piccoli miglioramenti, ma il processore deve essere di nuova generazione. O forse no.
Stando agli ultimi rumor confermati da diverse fonti, per la linea iPhone 14 Apple potrebbe integrare il nuovo chip A16 solo sui “Pro”, lasciando ai due modelli standard l’attuale processore A15 Bionic presente su iPhone 13. Tutta la gamma iPhone 14 dovrebbe comunque offrire 6 GB di RAM:
- iPhone 14 da 6,1 pollici con chip A15
- iPhone 14 Max da 6,7 pollici con chip A15
- iPhone 14 Pro da 6,1 pollici con chip A16
- iPhone 14 Pro da 6,7 pollici con chip A16
Ad un’analisi più attenta, si scopre che Apple ha già preso scelte simili in passato.
Da quando l’iPhone 4 è stato introdotto nel 2010 con il primo chip personalizzato Apple chiamato “A4”, i processori successivi hanno sempre seguito la stessa nomenclatura: A5, A6, A7 e così via. Poi, nel 2012, Apple ha creato un chip ancora più potente per il nuovo iPad di terza generazione, il primo ad avere un display Retina ad alta risoluzione. Questo chip era basato interamente sul chip A5 di iPhone 4s e iPad 2, ma la nuova versione aveva una GPU quad-core mentre l’originale aveva una GPU dual-core.
Per differenziare il nuovo chip e farlo percepire davvero come qualcosa di più potente, Apple lo ha chiamato A5X. Da allora, tutti i nuovi chip creati appositamente per l’iPad hanno avuto la “X” nel loro nome come un modo per indicare che sono più veloci della versione “standard” grazie alla GPU più potente e a più RAM. Questa strategia è stata utilizzata fino al 2018, quando Apple ha rilasciato l’iPad Pro di terza generazione con il chip A12X.
Nel 2020, invece di creare una versione più potente del chip A13 per il nuovo iPad Pro, Apple ha semplicemente riutilizzato lo stesso chip A12X dell’iPad Pro 2018, ma questa volta con un core GPU aggiuntivo. Per rappresentare questo incremento, Apple ha rinominato il chip come A12Z Bionic.
Con gli M1, Apple ha seguito una strada simile. Il nome serve a differenziarlo dalla serie A, ma sappiamo che il processore M1 si basa sul chip A14 dell’iPhone 12 con più core CPU e GPU. Apple ha quindi creato varianti M1 Pro, M1 Max e M1 Ultra più potenti, tutte basate sullo stesso chip A14.
Il nome “M1” è diventato subito affascinante e attraente per gli utenti, ma di fatto il nuovo iPad Air con chip M1 è sostanzialmente un iPad Air con chip A14X. In pratica, Apple ha sfruttato il marketing e questi nuovi nomi per dare una percezione diversa di un chip che altro non è se non un upgrade rispetto al “vecchio” A14.
Ritornando all’iPhone 14 e dando per buona la notizia di due versioni diverse con nuovi e vecchi chip, il problema che si pone è molto simile. Apple ha attualmente due diverse versioni del chip A15 Bionic, sebbene il nome sia sempre lo stesso.
Il chip A15 Bionic utilizzato nei modelli iPhone 13 e iPad mini 6 ha una CPU a sei core e una GPU a cinque core con 4 GB di RAM. Tuttavia, i modelli iPhone 13 Pro hanno un chip A15 Bionic più potente con una GPU a sei core e 6 GB di RAM. Questo core GPU aggiuntivo offre all’iPhone 13 Pro circa il 34% in più di potenza grafica rispetto all’iPhone 13, mentre i 6 GB di RAM assicurano che più app possano rimanere in background senza problemi.
Ad oggi non sappiamo perché Apple vorrebbe utilizzare il chip A15 negli iPhone “standard” di prossima generazione. C’è chi dice che il problema sia legato alla carenza di componenti, chi invece ritiene che Apple si sia resa conto che la maggior parte degli utenti medi nemmeno noterebbe la differenza tra un chip A16 e un chip A15.
E questo lo sappiamo bene o male tutti. È vero che nessuno storcerebbe il naso con un iPhone 14 standard con A16 integrato, ma è altrettanto vero che nell’uso quotidiano un chip A15 assicurerà prestazioni di altissimo livello oggi e per diversi anni ancora. Tra l’altro, non è escluso che Apple possa utilizzare un nome diverso per il chip A15 degli iPhone 14, magari chiamando A15X proprio per la presenza di una GPU potenziata e di 2 GB di RAM in più.
Esageriamo. Apple potrebbe anche decidere di identificare questo processore come A16 e denominare il chip degli iPhone 14 Pro come “A16 Pro”. Nella sostanza non cambierebbe nulla, visto che il chip A16 “standard” sarebbe di fatto un A15 potenziato, ma a livello di immagine cambierebbe tantissimo.
Quindi, ancora una volta, è sempre una questione di marketing.