Netflix ha perso per la prima volta abbonati in più di un decennio, come dimostrano i dati condivisi ufficialmente dall’azienda.
Netflix prevedeva di guadagnare 2,5 milioni di abbonati nel primo trimestre del 2022, ma i risultati sugli utili condivisi in queste ore ci dicono che l’azienda non ha raggiunto tale obiettivo. Anzi, per la prima volta in 10 anni, Netflix è in calo di 200.000 abbonati e le perdite sono destinate a continuare.
La sospensione delle attività in Russia gli è costata 700.000 abbonati e, senza questa perdita, Netflix avrebbe guadagnato 500.000 abbonati a pagamento nel primo trimestre del 2022. Si sarebbe trattato comunque di un risultato ben al di sotto delle aspettative.
Negli Stati Uniti e in Canada, ad esempio, Netflix ha perso 600.000 clienti a causa dei recenti aumenti dei prezzi. L’azienda ha affermato che questa perdita di abbonati era prevista e in linea con le aspettative.
In una lettera agli azionisti, Netflix ha però affermato che la crescita dei ricavi è rallentata considerevolmente, con la società che ha criticato la presenza di un gran numero di famiglie che condividono account e l’arrivo di diversi concorrenti come cause di questo dato. Netflix stima che almeno 100 milioni di account non vengano monetizzati a causa della condivisione tra amici e parenti che non vivono nella stessa abitazione.
Netflix fa sapere di voler implementare una monetizzazione più efficace per la condivisione multifamiliare, il che suggerisce che l’azienda adotterà presto misure per prevenire la condivisione degli account fuori casa. Già nel mese di marzo, l’azienda ha iniziato a testare un pagamento extra per coloro che condividono i propri account Netflix con persone al di fuori delle loro famiglie. Si parla anche di nuove misure per prevenire la condivisione delle password e impedire l’utilizzo di uno stesso account in più famiglie.
Nel secondo trimestre del 2022, Netflix prevede di perdere due milioni di abbonati a pagamento. Per mitigare le continue perdite, il co-CEO Reed Hastings ha affermato che oltre ad affrontare la condivisione delle password, la società sta valutando un piano in abbonamento più economico e supportato dalla pubblicità da attivare entro i prossimi 12 o 24 mesi.