I funzionari dell’Unione Europea hanno votato a favore di una proposta pianificata da tempo che potrebbe obbligare tutte le aziende tech ad adottare USB-C come standard di ricarica dei dispositivi.
L’Unione Europea sta premendo da tempo affinché i produttori utilizzino tutti gli stessi caricabatterie per i loro smartphone e altri dispositivi come i tablet. Nelle scorse ore, gli eurodeputati nella commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori hanno votato a favore di questa proposta, aggiungendo anche delle piccole modifiche al disegno iniziale come l’interoperabilità delle tecnologie di ricarica wireless entro il 2026.
Al momento non è chiaro a cosa si riferiscano le proposte per la ricarica wireless, visto che lo standard Qi è già universale e supportato in un’ampia gamma di prodotti come gli smartphone Apple e Android. Il cuore della proposta riguarda comunque l’obbligo per i produttori di adottare lo standard di ricarica USB-C.
“Con mezzo miliardo di caricabatterie per dispositivi portatili spediti in Europa ogni anno, che generano da 11.000 a 13.000 tonnellate di rifiuti elettronici, un unico caricabatterie per telefoni cellulari e altri dispositivi elettronici di piccole e medie dimensioni andrebbe a vantaggio di tutti“, ha affermato Alex Agius Saliba dell’UE. “Questo obbligo aiuterà l’ambiente, aiuterà ulteriormente il riutilizzo della vecchia elettronica, farà risparmiare denaro e ridurrà i costi e i disagi inutili sia per le aziende che per i consumatori”.
Le proposte includono anche requisiti per migliorare la comunicazione con gli utenti tramite “etichette dedicate”. Più nel dettaglio, l’UE ora vuole che i requisiti comuni per i caricabatterie e la ricarica wireless si applichino a più dispositivi, inclusi laptop e altri dispositivi elettronici.
Apple si è sempre opposta a questo obbligo, come ribadito in una dichiarazione del 2020:
Riteniamo che la regolamentazione che impone la conformità del tipo di connettore integrato in tutti gli smartphone soffochi l’innovazione anziché incoraggiarla e danneggerebbe i consumatori in Europa e l’economia nel suo insieme. Ci auguriamo che la Commissione continui a cercare una soluzione che non limiti la capacità del settore di innovare e portare nuove entusiasmanti tecnologie ai clienti.
L’intero pacchetto dovrà ora essere votato in plenaria al Parlamento europeo nel maggio 2022. In seguito, il comitato per il mercato interno e la protezione dei consumatori sarà pronto per avviare i colloqui con i singoli governi sulla forma definitiva della legislazione e l’eventuale ratifica finale. L’implementazione richiederà probabilmente diversi anni.