Secondo Margrethe Vestager, capo dell’antitrust dell’UE, le nuove normative dell’Unione europea che prenderanno di mira Apple e altre grandi aziende tecnologiche entreranno in vigore all’inizio del 2023.
Il Digital Markets Act (DMA) dell’UE potrebbe costringere Apple ad apportare importanti modifiche ad App Store, Messaggi, FaceTime, browser di terze parti e Siri in Europa. Ad esempio, potrebbe essere obbligata a consentire agli utenti l’installazione di app store di terze parti il sideload delle app. Inoltre, dovrà offrire agli sviluppatori la possibilità di interagire maggiormente con i servizi di Apple, promuovere le loro offerte al di fuori dell’App Store e utilizzare sistemi di pagamento di terze parti.
Inoltre, il DMA introdurrà l’obbligo di rendere interoperabili i servizi di messaggistica, chiamate vocali e videochiamate. Ciò significa che le app del gruppo Meta come WhatsApp o Messenger, ad esempio, potranno interoperare con il framework iMessage e Apple sarebbe costretta a conformarsi a tale regola.
Inizialmente il DMA doveva entrare in vigore nell’ottobre 2022, ma la Vestager ha affermato che l’entrata in vigore del regolamento è stata posticipata alla primavera del 2023. I legislatori dell’UE hanno approvato provvisoriamente il DMA lo scorso marzo. Prima che possa entrare in vigore, però, il Parlamento europeo e il Consiglio europeo devono dare l’approvazione definitiva.
Oltre che dall’Unione Europea, l’ecosistema Apple è sempre più sottoposto a un attento controllo da parte dei governi di tutto il mondo, inclusi Stati Uniti, Regno Unito, Giappone e Corea del Sud. La Vestager ha esortato le autorità nazionali garanti della concorrenza di tutto il mondo a continuare a collaborare.
Per il prossimo capitolo sarà fondamentale una stretta cooperazione con le autorità garanti della concorrenza, sia all’interno che all’esterno dell’UE. Ciò indipendentemente dal fatto che applichino strumenti di tradizionali o abbiano sviluppato propri strumenti normativi specifici, come la normativa digitale tedesca. Sarà necessaria una stretta collaborazione perché non mancherà il lavoro e non mancheranno nuovi servizi o pratiche da considerare. Gli sforzi necessari su scala globale sono enormi. Quindi dovremo lavorare insieme più che mai.
Il DMA afferma che le aziende che ignoreranno le regole dovranno affrontare multe fino al 10% del fatturato annuo mondiale totale dell’azienda, o fino al 20% in caso di ripetute violazioni. Laddove ci fossero “violazioni sistematiche”, la Commissione europea potrà imporre sanzioni aggiuntive. Tra queste l’obbligo di vendere un’attività o parti di essa, comprese unità, beni, diritti di proprietà intellettuale o marchi, o vietare l’acquisizione di una qualsiasi azienda che fornisce servizi nel settore digitale.