A partire dal 2024, l’UE obbligherà tutti i produttori di smartphone a utilizzare la porta USB-C. Questo significa che – salvo ripensamenti – anche Apple dovrà conformarsi entro quella data, proponendo il primo iPhone con porta USB-C.
Apple utilizza già la porta USB-C su iPad e su altri dispositivi, per cui sembra naturale il passaggio a questa tecnologia anche su iPhone. Considerato l’obbligo imposto dall’UE, è quindi probabile che il primo iPhone USB-C arrivi nel 2024, a meno che Apple non opti per un dispositivi totalmente wireless. Si tratta però di un’ipotesi remota almeno per i prossimi 4-5 anni, per cui concentriamoci sulle differenze tra Lightning e USB-C.
Porta Lightning
Lightning è un connettore a 8 pin che Apple ha rilasciato nel 2012 per sostituire il vecchio cavo a 30 pin. La spina da 6,7 mm per 1,5 mm può essere inserita a faccia in su o a faccia in giù. È un connettore maschio, il che significa che i pin sono sul cavo invece che nella porta.
Un aspetto negativo del sistema Lightning è la velocità di trasferimento dei dati, che è paragonabile a quella di USB 2.0 fino a 480 Mbps per la maggior parte dei casi, ma si possono anche raggiungere velocità USB 3. Le velocità di trasferimento USB 3 possono essere raggiunte nelle giuste circostanze, come un iPad Pro da 12,9 pollici con un adattatore per fotocamera da Lightning a USB 3. Questa tecnologia, nota anche come SuperSpeed USB, può raggiungere velocità fino a 5 Gbps. La sua ultima iterazione, USB 3.2, fornisce velocità fino a 20 Gbps.
Lightning è poi un buon protocollo per la ricarica, con iPhone 13 Pro Max in grado di supportare temporaneamente fino a 27 watt di potenza con l’adattatore giusto.
Il protocollo è esclusivo di Apple e questo è un aspetto positivo per l’azienda. Il programma Made for iPhone garantisce ad esempio che i produttori aderiscano agli standard nei componenti, assicurando qualità e sicurezza ai clienti finali. Insomma, nessun rischio di avere tra le mani qualche caricabatterie che rovini l’iPhone.
Anche a livello di resistenza, il cavo Lightning offre ottime prestazioni, migliori anche di quelle dei cavi USB-C.
Pro del cavo Lightning:
- Programma certificato MFi
- Una singola specifica
- Gestisce le eventuali rotture meglio dei cavi USB-C
Contro del cavo Lightning:
- Trasferimento lento dei dati
- Standard esclusivo Apple
Porta USB-C
Il termine USB-C di per sé non dice nulla sulla carica dell’alimentazione o sul trasferimento dei dati del cavo. Si riferisce solo al tipo di connettore e porta utilizzati nello standard. Si tratta di una connessione femmina, il che significa che l’interno della spina contiene i pin.
La specifica più recente e veloce che USB-C può utilizzare è USB4. Questi cavi possono supportare velocità di trasferimento dati fino a 40 Gbps e possono essere utilizzati nelle porte Thunderbolt 3 e Thunderbolt 4 presenti in dispositivi Apple come MacBook Pro o iMac.
Questo cavo è in grado di assicurare anche una ricarica veloce, oltre che la retrocompatibilità con USB 2.0, DVI, VGA e HDMI con gli adattatori giusti. Supporta anche risoluzioni DisplayPort A/V fino a 8K a 60Hz.
Come Lightning, i dispositivi USB-C possono essere certificati per soddisfare gli standard di sicurezza. L’USB Implementers Forum testa e certifica tutti i cavi USB-C, i caricabatterie e altri dispositivi.
Pro del cavo USB-C:
- Velocità di trasferimento dati elevate fino a 40 Gbps con USB4
- Ricarica del dispositivo più veloce
- Retrocompatibilità con altre specifiche
Contro del cavo Lightning:
- Il dispositivo host ha maggiori probabilità di essere danneggiato rispetto al cavo
- Tantissime specifiche diverse che spesso confondono il consumatore
Conclusioni
USB-C è sicuramente un tipo di connessione più flessibile e universale, e su questo Apple non può e non potrà mai vincere con una tecnologie seppur buona come Lightning, ma pur sempre limitata. Con un singolo cavo USB-C, l’utente potrebbe ricaricare iPhone, iPad, laptop e altri accessori senza alcun tipo di problema.
Di contro, parlando di utenti iPhone, in molti dovranno acquistare nuovi accessori attualmente pensati per le porte Lightning. Nella pratica e nell’utilizzo di tutti i giorni, lo standard USB-C risulterebbe comunque più comodo nella maggior parte dei casi.
Quello che sembra quasi certo, e lo abbiamo accennato prima, è che Apple stia lavorando per arrivare ad un iPhone completamente privo di porte. La ricarica sarebbe gestita solo via wireless, così come lo scambio dei dati. Tutto questo rispetterebbe le norme UE, visto che la porta USB-C non è obbligatoria per i dispositivi true wireless come ad esempio gli Apple Watch.
E voi, cosa ne pensate?