La Modalità isolamento presentata a sorpresa da Apple potrebbe tornare utile non solo a persone con esigenze di sicurezza specifiche come spiegato dall’azienda, ma anche per la maggior parte degli utenti. Ecco perché.
La Modalità isolamento è stata sviluppata per proteggere gli utenti da attacchi informatici più sofisticati, come quelli realizzati tramite lo spyware Pegasus di NSO. Per questo motivo, gli utenti direttamente interessati potrebbero essere davvero pochi, visto che si parla di esponenti politici, giornalisti di un certo tipo e dirigenti di multinazionali. Tuttavia, questa novità potrebbe portare vantaggi anche alla maggior parte di noi comuni mortali.
Ricapitoliamo quelle che sono le protezioni aggiuntive offerte dalla Modalità isolamento:
- Messaggi: la maggior parte degli allegati diversi dalle immagini vengono bloccati. Anche altre funzioni, come le anteprime dei link, sono disabilitate.
- Navigazione Web: alcune tecnologie Web più complesse, come la compilazione JavaScript just-in-time (JIT), vengono disabilitate a meno che l’utente non escluda un sito attendibile dalla modalità di blocco.
- Servizi Apple: gli inviti in arrivo e le richieste legate a un servizio, incluse le chiamate FaceTime, vengono bloccati se l’utente non ha precedentemente inviato una chiamata o una richiesta a chi ha inviato l’invito.
- FaceTime: le chiamate FaceTime in arrivo da persone che non hai chiamato in precedenza vengono bloccate.
- Album condivisi: gli album condivisi verranno rimossi dall’app Foto e gli inviti ai nuovi album condivisi verranno bloccati.
- Le connessioni cablate con un computer o un accessorio vengono bloccate quando iPhone non è sbloccato.
- Non è possibile installare i profili di configurazione e il dispositivo non può registrarsi nella gestione dei dispositivi mobili (MDM) mentre la modalità di blocco è attiva.
Partendo da queste limitazioni, ArsTechnica sostiene che la Modalità isolamento offrirà vantaggi più ampi.
L’estremo livello di protezione offerto dalla modalità di blocco è molto più di quanto qualsiasi utente normale vorrebbe o di cui avrebbe bisogno, ma Dan Goodwin di ArsTechica afferma che, avvertendo dei limiti, Apple sta educando le persone sulla sicurezza dei dispositivi.
È utile che Apple stia facendo capire una cosa importante anche ai non addetti ai lavori: la sicurezza si traduce sempre in un compromesso con l’usabilità.
Se desideri una maggiore sicurezza, impara a fare a meno dei servizi che rappresentano la minaccia maggiore. John Scott-Railton, un ricercatore di Citizen Lab che sa una cosa o due sulla consulenza alle vittime di spyware NSO, ha affermato che la modalità di blocco creata da Apple fornisce uno dei primi corsi efficaci da seguire per le persone vulnerabili a questi attacchi prima della soluzione estrema: spegnere del tutto i propri dispositivi.
I governi, in particolare, amano fingere che non ci siano svantaggi per la privacy nelle misure progettate per aiutare a rilevare attacchi terroristici o materiale pedopornografico, e non è assolutamente così. Ad esempio, una nuova proposta di legge CSAM nel Regno Unito potrebbe costringere tutte le società di messaggistica a utilizzare un tipo di approccio di scansione lato client che Apple ha pianificato di lanciare per rilevare materiale pedopornografico sugli iPhone.
Più persone sono consapevoli dei compromessi, meglio saranno in grado di prendere decisioni informate.
In secondo luogo, la Modalità isolamento potrebbe in futuro offrire protezioni più mirate. Apple ha promesso diversi miglioramenti in futuro e non è da escludere la possibilità di decidere cosa attivare e cosa no tra le varie funzionalità della nuova modalità.
Con un livello di controllo più granulare, la Lockdown mode potrebbe tornare utile anche a molti più utenti, ad esempio semplicemente per bloccare messaggi con allegati indesiderati o altro.
E voi, cosa ne pensate?