Ciao amici oggi è approdato sulla Terra il Gravastar Venus Mini. Uno speaker bluetooth dalle fattezze aliene. Ci troviamo davanti al gadget tech più incredibile che io abbia mai provato. Certezze: tante. Difetti? Nessuno.
Unboxing
Già dai primi momenti il Gravastar Venus vuole farci capire di quanto sia premium, sicuramente dal pianeta da dove arriva, si divertono a fare confezioni particolari. Aerografata su tutti i lati, in precedenza lo speaker poggiava su un soffice cuscino in velluto, che io ho buttato brutalmente. Presente in confezione anche un cavetto USB-C/USB-A con innesto ad “L” così da poter caricare il Venus anche in piedi in quanto l’ingresso per la ricarica è posto sul fondo.
Design
In fase di apertura vi ho detto che questo è un gadget tech alieno. Esteticamente è super particolare, oserei dire bellissimo, ma sappiamo come il gusto estetico possa variare da soggetto a soggetto.
Il Gravastar Venus Mini ricorda un’astronave. Sicuramente, tutti i maschietti all’ascolto avranno attraversato prima o poi il momento “spazio” tra chi voleva diventare astronauta, chi voleva spaccare tutto a Space Invaders e via così. Quindi come può non colpire questo design? Curato nei minimi dettagli, scritte ovunque, protuberanze a destra e a sinistra. I pulsanti di navigazione sono perfettamente fusi con il resto della scocca, tanto da non sembrare nemmeno dei pulsanti.
Questo per me significa fare un buon lavoro. Il corpo dello speaker è alto solo 9 cm ed è realizzato in lega di zinco. Questo materiale offre al prodotto due aspetti contraddistintivi non indifferenti:
- Una sensazione premium al tocco senza pari
- Una resistenza agli urti e alle cadute davvero invidiabile (se non bastasse è anche resistente all’acqua).
E se consideriamo che gli speaker Bluetooth spesso prendono botte, vengono sbattuti a destra e a sinistra, direi che ci sta! Nella parte superiore troviamo un gancio in metallo nel caso lo volessimo appendere, ma – attenzione – perché compreso non c’è nessun tipo di gancio o laccio per tale scopo. Sul fondo troviamo 3 piedini gommati che lo incollano a qualunque superficie piana. Bellissimo poi anche il led circolare sulla parte frontale dello speaker.
Prima vi ho parlato dei pulsanti nascosti alla luce del sole. Sono quattro: di cui due sono dediti al controllo volume mentre gli altri due sono il tasto accensione e il tasto per l’accoppiamento di un altro speaker. Ai lati della scritta “Venus” centrale troviamo due LED che indicano lo stato batteria e lo stato della connessione Bluetooth.
Qualità audio e utilizzo
Il Gravastar Venus Mini ospita al suo interno un driver full-range da 1,75” dalla potenza massima di 10W.
L’audio riprodotto è sorprendente, sfido chiunque a dire il contrario, anche perché ricordiamoci di quanto sia piccolo questo speaker. Quelle che fanno stropicciare gli occhi però, grazie alla potenza che riesce a sprigionare il Venus, sono senza dubio le basse frequenze: il suono è ricco di dettaglio, pulito e non l’ho mai sentito gracchiare, pur portandolo ad alvo volume. E quando dico alto volume dico proprio alto!
Oltre al design da ragno alieno pronto a staccarvi le braccia mentre dormite, la cosa che ha sorpreso tutti gli amici a cui ho fatto vedere questo speaker è il subwoofer. Grazie a lui i bassi sono così precisi e poi è davvero bello vederlo muoversi durante la riproduzione musicale. Effetto wow garantito!
Personalmente l’ho usato tanto anche per guardare film con il mio iPad. Collegando il Venus ad un altro speaker della stessa casa con il pulsante più in alto a destra, è possibile generare un vero e proprio effetto stereo, e crearsi così un setup portatile che tramite Bluetooth 5.0 conferisce anche una bassissima latenza tra video e audio.
Nella parte posteriore come detto, troviamo un subwoofer che garantisce l’ottima precisione dei bassi, durante la riproduzione musicale potrete vederlo muovere. Lo speaker offre la possibilità di accoppiare un’altra unità per riprodurre un audio stereo.
A cosa servono i pulsanti?
Prima di andare aventi vorrei dedicare un minuto ai pulsanti del Gravastar Venus Mini:
- Il pulsante “+” in alto a destra serve a collegarlo ad altri speaker Gravastar
- Il pulsante tondo bianco a sinistra è il pulsante di accensione e spegnimento
- Il pulsante sulla protuberanza di sinistra serve per abbassare il volume
- Il pulsante sulla protuberanza di destra serve per aumentare il volume
- Premere e tener premuti i pulsanti sulle due protuberanze permette di cambiare il colore della luce led circolare frontale
Autonomia
Il reparto dell’autonomia, oltre quello della qualità audio, è senza ombra di dubbio quello che mi ha sorpreso di più. Ricordo di averlo portato fuori per Pasquetta, accendendolo la mattina con piena autonomia anche a pomeriggio inoltrato. L’azienda dichiara 10 ore di utilizzo continuativo alla massima potenza e pensate ben 16 ore di riproduzione musicale se lo si usa con un volume sotto al 65%. E visto quanto è potente, fidatevi che non è impossibile raggiungere questi risultati.
Conclusioni
Il Gravastar Venus Mini è un prodotto unico nel suo genere. Altri speaker con questo design non esistono. Altri speaker con questa qualità in un corpo così piccolo non esistono. Il prodotto è personalizzabile, la batteria dura, si può usare in accoppiata con un altro speaker dell’azienda per ricreare un effetto stereo, insomma, io ve lo consiglio.
Per l’estate è uno di quei gadget che non può mancare nella vostra valigia. Il prezzo: il modello Mini costa circa 60€ su Amazon, ma se questo piccolino vi ha stregato e volete prendere il suo fratellone, sappiate che si chiama Gravastar Mars Pro e costa circa 250€.
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Design e costruzione
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Qualità audio
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Autonomia
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Rapporto qualità prezzo