Apple sta licenziando circa 100 dei suoi recruiter responsabili della ricerca di nuovi candidati per posti di lavoro in azienda.
Come riportato da Bloomberg, questa scelta di Apple rientra in una più ampia strategia di diminuzione delle assunzioni e delle spese, come riportato anche da Tim Cook alcune settimane fa.
Ai circa 100 recruiter, sparsi tra gli uffici di Apple in California, Texas e Singapore, è stato detto che sarebbero stati licenziati a causa di un cambiamento nella gestione delle spese e di un rallentamento delle assunzioni. A tutti loro è stato detto che avrebbero continuato a ricevere lo stipendio e i benefit per altre due settimane e che avrebbero avuto la possibilità di tornare in ufficio per riprendere i loro effetti personali.
I recruiter licenziati non erano dipendenti Apple a tempo pieno, ma solo consulenti esterni che in genere ricevono una retribuzione inferiore e vantaggi meno allettanti rispetto al personale a tempo pieno.