Foxconn ha confermato la presenza di un focolaio COVID-19 negli stabilimenti a Zhengzhou, nota localmente come iPhone City, con un impatto sulla produzione di iPhone 14.
Tuttavia, il principale assemblatore di iPhone afferma che il numero di casi è basso e la produzione di iPhone 14 rimane “relativamente stabile”. Foxconn ha introdotto regole di blocco severe per ridurre al minimo la diffusione …
Il campus di Zhengzhou è il più grande impianto dell’azienda e conta circa 300.000 lavoratori. Inoltre, molti altri fornitori di Apple hanno sede in città.
La Cina mantiene tuttora una politica di tolleranza zero verso i casi di COVID-19, cercando di eliminare completamente il virus dal Paese e imponendo chiusure in tutte le città colpite anche da piccoli focolai.
Nel tentativo di perseguire questa politica senza distruggere l’economia, la Cina consente la cosiddetta produzione a ciclo chiuso, in cui il personale lavora, mangia e dorme nel campus durante i lockdown. L’ultimo blocco in tutta la città di Zhengzhou risale a maggio, un mese dopo l’interruzione della produzione di iPhone in seguito a un precedente focolaio a Shanghai, ma ora è in vigore un blocco parziale.
Intanto, Foxconn ha introdotto controlli ancora più severi del solito nello stabilimento di Zhengzhou, proprio subito dopo aver scoperto la presenza di un focolaio COVID-19 al suo interno. A partire da questa settimana, ad esempio, i lavoratori dello stabilimento possono spostarsi solo lungo determinati percorsi all’interno del campus, con la chiusura quasi totale di nuovi ingressi.
“Per il piccolo numero di dipendenti colpiti dalla pandemia, Foxconn, in conformità con le politiche locali di prevenzione delle epidemie, sta fornendo le garanzie necessarie per il sostentamento, comprese le forniture di materiale, il conforto psicologico e fisico“, ha dichiarato l’azienda nel suo comunicato. “Le operazioni e la produzione nel campus di Zhengzhou sono relativamente stabili e le misure di salute e sicurezza per i dipendenti vengono mantenute”.
Secondo quanto emerge dai social media locali, molti lavoratori non sono soddisfatti della gestione della situazione da parte di Foxconn. I lavoratori dall’interno dello stabilimento affermano che il numero di casi positivi aumenta ogni giorno e che l’azienda non sta facendo abbastanza per isolare i lavoratori colpiti. Ci sono anche lamentele sulla mancanza di farmaci e cibo per i lavoratori in quarantena.
Proprio queste politiche restrittive del governo cinese stanno spingendo Apple a spostare parte della produzione fuori dalla Cina. In ogni caso, la produzione di iPhone 14 non dovrebbe subire grandi rallentamenti.