Apple e Amazon hanno collaborato per aumentare il prezzo di iPhone e iPad sulla piattaforma, eliminando i venditori terzi di Amazon che offrivano i prodotti Apple a un costo inferiore. Questa è la nuova accusa antitrust mossa contro le due aziende a Washington.
La denuncia, presentata dallo studio legale Hagens Berman, afferma che Apple e Amazon hanno stipulato un accordo illegale per ridurre la minaccia competitiva rappresentata dai venditori terzi, in violazione delle leggi federali antitrust. Su Amazon Marketplace c’erano circa 600 venditori terzi di dispositivi Apple, che sono stati ridotti a soli sette negli USA e non solo.
Amazon ha iniziato a eliminare i venditori terzi dopo aver firmato un accordo con Apple nel 2019 per limitare il numero di rivenditori su Amazon Marketplace che potevano vendere iPhone, iPad e non solo. In cambio, Apple avrebbe fornito ad Amazon iPhone e iPad a prezzi scontati.
Limitando i venditori terzi dall’offrire i prodotti Apple, Amazon è diventata di fatto il venditore dominante di prodotti Apple su Amazon Marketplace, cosa di cui, secondo l’accusa, sia Amazon che Apple hanno beneficiato a danno degli utenti finali.
La causa sostiene che, prima dell’accordo, i rivenditori di terze parti offrivano prezzi fortemente scontati rispetto a quelli che Apple voleva garantire per la sua vetrina online, il che si traduceva in prezzi più bassi per i consumatori. Dalla denuncia non è chiaro quali dispositivi specifici siano aumentati di prezzo a causa dell’accordo, né se i venditori offrissero dispositivi vecchi o prodotti attuali, né se si trattasse di dispositivi ricondizionati.
“Quando Apple e Amazon hanno rinnovato il loro accordo di rivendita nel 2019, l’unica parte che ha perso è stata quella dei consumatori, che sono stati colti alla sprovvista dagli aumenti di prezzo“, ha dichiarato lo studio Berman. “Se prima i consumatori potevano trovare prezzi scontati fino al 20% per gli iPhone e gli iPad in vendita su Amazon Marketplace, ora vengono bloccati dai prezzi premium di Apple“.
In Italia, Apple e Amazon sono state già sanzionate dal’AGCOM per aver concluso un accordo restrittivo che impediva ad altri rivenditori di vendere prodotti Apple e Beats sul portale di e-commerce più utilizzato in Italia. Le due aziende hanno pagato una multa di 200 milioni di euro.