Apple si prepara ad autorizzare gli App Store alternativi in Europa

Entro due anni, probabilmente sarà possibile installare app su iPhone e iPad anche da app store alternativi.

Apple sta pianificando di consentire la presenza di app store alternativi su iPhone e iPad prima della legislazione europea che richiederà all’azienda di supportare il sideloading. Lo stesso vale anche per l’engine del browser e il chip NFC.

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Come riporta Bloomberg, la modifica consentirebbe ai clienti di scaricare app senza dover utilizzare l’App Store, il che significherebbe che gli sviluppatori non dovrebbero pagare le commissioni del 15-30% ad Apple. Inizialmente, l’azienda ha in programma di implementare il supporto del sideload solo in Europa.

Se altri paesi introdurranno una legislazione simile, gli app store alternativi potrebbero espandersi oltre l’Unione Europea. Gli Stati Uniti, ad esempio, stanno prendendo in considerazione una legislazione che richiederebbe ad Apple di consentire il sideloading. Apple ha affermato che il sideload “minerà le protezioni della privacy e della sicurezza” su cui fanno affidamento gli utenti di iPhone, lasciando le persone vulnerabili a malware, truffe, tracciamento dei dati e altri problemi.

Il Digital Markets Act dell’Unione Europea, entrato in vigore il 1° novembre, richiede alle aziende “gatekeeper” di aprire i propri servizi e piattaforme ad altre aziende e sviluppatori. Il DMA avrà un impatto importante sulle piattaforme Apple e potrebbe portare l’azienda ad apportare importanti modifiche a ‌App Store‌, Messaggi, FaceTime, Siri e altro ancora. Apple ha tempo fino al 6 marzo 2024 per conformarsi alle regole dell’UE.

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Secondo Bloomberg, gli ingegneri software dell’azienda stanno lavorando per rendere più aperti elementi chiave delle piattaforme Apple. La funzionalità dovrebbe essere pronta già nel 2023 con iOS 17, in anticipo rispetto all’obbligo imposto dall’Europa. Alcuni dipendenti hanno detto a Bloomberg che esiste anche il pericolo che questi drastici aggiornamenti possano influire sul lavoro per le nuove funzionalità previste su iOS 17,

Per proteggere gli utenti dai rischi di sideload, Apple sta prendendo in considerazione l’implementazione di requisiti di sicurezza come la verifica, un processo per il quale potrebbe addebitare una commissione invece di raccogliere denaro dalle vendite di app. Apple ha un sistema di verifica su Mac che consente agli utenti di essere al sicuro dando loro accesso anche ad app al di fuori del Mac App Store.

Inoltre, Apple potrebbe aprire i framework e le API delle app underlying agli sviluppatori di app di terze parti, fornendo un accesso più profondo alle funzioni e all’hardware del sistema principale. Le app di terze parti potrebbero in futuro avere accesso a tecnologie della fotocamera non disponibili ora e Apple sta lavorando per aprire NFC e consentire alternative ad Apple Pay. Apple sta inoltre valutando la possibilità di aprire ulteriormente la rete Find my a produttori di accessori come Tile.

Tile

C’è un aspetto del Digital Markets Act che richiederebbe ad Apple anche di consentire agli sviluppatori di installare sistemi di pagamento di terze parti all’interno delle loro app, ma Apple non ha ancora preso una decisione definitiva sul rispetto di questa regola. Apple è anche indecisa su come l‘app Messaggi potrebbe essere resa disponibile a servizi di terze parti, poiché il DMA richiede l’interoperabilità tra le piattaforme di messaggistica.

Una delle principali restrizioni che potrebbero presto essere eliminate è quella relativa ai motori dei browser. Attualmente, ogni app iOS deve utilizzare WebKit, che è il motore di Apple che gestisce Safari. Ma per conformarsi al nuovo Digital Markets Act nell’Unione Europea, Apple sta già lavorando per aprire iOS ad altri browser engine.

Apple deve rispettare il Digital Markets Act perché l’Unione Europea può multare un’azienda fino al 20% delle sue entrate globali se le leggi vengono violate. Se Apple non implementa le modifiche, le multe potrebbero arrivare fino a 80 miliardi di dollari.

Il 2023 potrebbe quindi rappresentare un anno epocale nella storia dei sistemi chiusi di Apple, visto che l’azienda potrebbe consentire agli utenti di installare app da store alternativi, di pagare tramite NFC con servizi diversi da Apple Pay, di usare l’app Messaggi (non iMessage) per chattare in modo avanzato con gli amici e tanto altro ancora. Una interoperabilità che diminuirebbe quella chiusura dell’ecosistema che porta tanti utenti iPhone a non lasciare la piattaforma Apple e che potrebbe quindi spingere più persone a provare alternative Android.

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