Dopo le porte USB-C obbligatorie, gli app store di terze parti, l’accesso al chip NFC dell’iPhone e altro ancora, Apple potrebbe trovarsi di fronte a un altro requisito legale europeo: la sostituzione semplice della batteria.
La nuova proposta di legge dell’Unione Europea individuata da PocketNow è quella di richiedere ai produttori di dispositivi elettronici di consentire ai consumatori di effettuare “facilmente” la sostituzione della batteria. Tuttavia, le aziende riceverebbero un ampio preavviso, poiché il requisito entrerebbe in vigore solo 3 anni e mezzo dopo l’approvazione definitiva della legislazione.
Tre anni e mezzo dopo l’entrata in vigore della normativa, le batterie portatili negli apparecchi devono essere progettate in modo che i consumatori possano rimuoverle e sostituirle facilmente da soli.
Le aziende saranno inoltre obbligate per legge ad accettare e riciclare le vecchie batterie.
Tutti i rifiuti di LMT, EV, SLI e batterie industriali devono essere raccolti gratuitamente per gli utenti finali, indipendentemente dalla loro natura, composizione chimica, condizione, marca o origine
Come per la legge sui caricabatterie, l’intenzione è quella di ridurre i rifiuti elettrici.
Per informare meglio i consumatori, le batterie riporteranno etichette e codici QR con informazioni relative alla loro capacità, prestazioni, durata, composizione chimica, nonché il simbolo della “raccolta differenziata”.
Secondo la proposta di legge, tutti gli operatori economici che immettono batterie sul mercato dell’UE, ad eccezione delle PMI, saranno tenuti a sviluppare e attuare una cosiddetta “politica di due diligence” coerente con gli standard internazionali, per affrontare i rischi ambientali legati all’approvvigionamento, trasformazione e commercializzazione di materie prime
Apple potrebbe però essere già pronta, visto che potrebbe far leva sul suo programma di riparazione self-service da poco lanciato anche in Italia come metodo per rispettare la nuova legislazione europea sulla sostituzione della batteria.