Diversi ex ingegneri Apple affermano che l’azienda serba ancora rancore per il modo in cui Android ha copiato iOS e sta lavorando costantemente per rimuovere Google dall’iPhone.
Il Financial Times cita due ex ingegneri Apple per ritornare a parlare della rivalità tra Apple e Google. Secondo quanto riferito, entrambi gli ex ingegneri hanno usato la parola “rancore” per descrivere la relazione di Apple con Google, mentre uno di loro è andato oltre e l’ha descritta come una “guerra silenziosa“.
Il Financial Times riferisce che ci sono tre campi di battaglia in questa guerra, e il primo è stato Apple Maps.
Il lancio di Apple Maps nel 2012 è stato disastroso, tanto che ancora oggi il servizio è (in parte ingiustamente) visto come inferiore a quel Google Maps che sperava di sostituire.
Ma Apple Maps è stata creata soprattutto perché Google rifiutò di dare all’iPhone le stesse indicazioni stradali che stava producendo su Android. È stata una mossa di Apple per dare agli utenti una funzione che stava diventando sempre più necessaria, senza la quale molti acquirenti avrebbero potuto scegliere smartphone Android.
Un altro campo di battaglia è quello della ricerca. Dal 2015 Apple utilizza Applebot, un motore di ricerca utilizzato da Siri e Spotlight. Questo è un servizio nettamente separato dalla ricerca in stile Google, ma è stato uno dei motivi che ha spinto molti analisti ad affermare che Apple sta lavorando ad un proprio motore di ricerca.
Tuttavia, questo sviluppo potrebbe aver subito un importante rallentamento nel 2022, quando diversi ingegneri Apple che in passato avevano lavorato al motore di ricerca di Google hanno lasciato l’azienda per ritornare proprio in Google.
C’è poi una terza area in questa guerra di Apple contro Google, anche se al momento meno evidente. Stiamo parlando dell’attività pubblicitaria di Apple, che sta crescendo enormemente anche se le funzioni di tutela della privacy limitano in parte gli inserzionisti di terze parti.
Di fatto, Apple ha già migliorato enormemente Apple Maps per limitare l’utilizzo dell’alternativa Google, sta sviluppando un proprio motore di ricerca (anche se ci vorrà ancora tempo) e sta crescendo enormemente in uno dei campi dominati da Google, quello della pubblicità. Una guerra silenziosa, ma che potrebbe farsi sentire sempre di più nei prossimi anni.