Apple sta affrontando difficoltà nell’aumentare la produzione di iPhone in India, soprattutto a causa della scarsa qualità dei componenti.
Come riporta il Financial Times, in una fabbrica di Hosur gestita dal fornitore Apple Tata che produce case per iPhone, solo un componente su due che esce dalla linea di produzione viene approvato per essere inviato all’assemblaggio presso gli stabilimenti Foxconn. La resa del 50 percento è particolarmente bassa per quasi tutte le operazioni di produzione e va contro gli obiettivi di produzione e ambientali “a zero impatto” di Apple.
Ex ingegneri Apple hanno dichiarato al Financial Times che i fornitori e i funzionari governativi cinesi hanno un approccio da “qualunque cosa serva” per ottenere ordini da parte di Apple, spiegando come il lavoro dei fornitori fosse spesso completato settimane prima del previsto a “velocità inspiegabili”. Le operazioni in India, invece, non procedono a questo ritmo: “Semplicemente non c’è un senso di urgenza”, ha osservato un ex ingegnere Apple.
Apparentemente Apple è concentrata su un piano a lungo termine per migliorare la competenza produttiva nel paese. L’azienda ha inviato alle fabbriche in India progettisti e ingegneri dalla California e dalla Cina meridionale per formare i lavoratori e aiutare a organizzare le operazioni di produzione.
Apple ha iniziato a produrre in India modelli entry-level di iPhone, a partire dall’iPhone SE nel 2017. L’anno scorso, Apple ha aumentato significativamente la sua produzione in India, facendo realizzare alcuni modelli di iPhone 14 a poche settimane dal loro lancio in Cina.