Secondo diversi ex dipendenti di Apple che hanno parlato con Wayne Ma di The Information, Siri e l’uso dell’intelligenza artificiale da parte di Apple sono stati gravemente frenati dalla cautela e dal disfunzionamento organizzativo.
Un nuovo report spiega in maniera piuttosto dettagliata perché gli ex dipendenti Apple che hanno lavorato nei gruppi di intelligenza artificiale e apprendimento automatico dell’azienda ritengono che la mancanza di ambizione e la disfunzione organizzativa abbiano ostacolato Siri e le tecnologie di intelligenza artificiale dell’azienda. L’assistente virtuale di Apple è apparentemente “ampiamente deriso” all’interno dell’azienda per la sua mancanza di funzionalità e l’assenza di miglioramenti.
Nel 2018, il team che lavorava su Siri non voleva investire nella creazione di strumenti per analizzare l’utilizzo dell’assistente vocale, ma in questo modo gli ingegneri non avevano la possibilità di ottenere dettagli fondamentali, come quante persone stavano usando l’assistente virtuale e quanto spesso lo facevano. I dati ottenuti su Siri semplicemente non venivano utilizzati, con alcuni ex dipendenti che lo definivano “una perdita di tempo e denaro”. Molti dipendenti Apple hanno lasciato l’azienda perché era troppo lenta nel prendere decisioni o troppo prudente nel suo approccio alle nuove tecnologie di intelligenza artificiale, compresi i modelli di linguaggio che sono alla base di chatbot come ChatGPT. L’amministratore delegato di Apple, Tim Cook, avrebbe tentato, inutilmente, di convincere gli ingegneri che hanno aiutato Apple a modernizzare la sua tecnologia di ricerca a rimanere in azienda, prima che finissero a lavorare per altre società, come Google.
Successivamente, i dirigenti Apple avrebbero respinto le proposte per dare a Siri la possibilità di condurre lunghe conversazioni, sostenendo che la funzione sarebbe difficile da controllare e ingannevole. Inoltre, Cook e altri dirigenti senior hanno richiesto modifiche per evitare risposte imbarazzanti da parte di Siri, che non vengono generate dall’intelligenza artificiale sviluppata da Apple, ma sono pre-scritte da un team di circa 20 scrittori. La posizione intransigente di Apple sulla privacy ha anche creato diversi ostacoli nel migliorare Siri, ma allo stesso tempo spingeva affinché più funzioni venissero introdotte nell’assistente virtuale.
Nel 2019, gli ingegneri di Siri che lavorano alla funzione che utilizza materiale dal Web per rispondere alle domande, si sono scontrati con il team di progettazione su quanto dovevano essere accurate le risposte. Il team di progettazione ha richiesto un tasso di precisione quasi perfetto prima che la funzione potesse essere rilasciata. Gli ingegneri hanno affermato di aver passato mesi a persuadere i progettisti di Siri che non tutte le risposte necessitavano di verifica umana, una limitazione che rendeva impossibile aumentare le capacità di Siri di rispondere all’enorme numero di domande poste dagli utenti. Allo stesso modo, il team di progettazione di Apple ha anche ripetutamente rifiutato la funzione che consentiva agli utenti di segnalare una preoccupazione o un problema al contenuto di una risposta di Siri.
Nello stesso anno, il team di Siri ha esplorato un progetto per riscrivere da zero l’assistente virtuale, nome in codice “Blackbird”. Tale progetto ha dato vita ad una versione leggera di Siri in grado di delegare la creazione di funzioni agli sviluppatori di app e che funzionasse su iPhone anziché sul cloud per migliorare le prestazioni e la privacy. Le demo di Blackbird hanno suscitato entusiasmo tra i dipendenti Apple grazie alla sua utilità e reattività. Tuttavia, tale progetto è stato oscurato dal progetto nome in codice “Siri X” di due dirigenti senior del team di Siri, che mirava semplicemente a spostare l’elaborazione di Siri sul dispositivo per motivi di privacy.
Centinaia di dipendenti che lavoravano su Blackbird sono stati assegnati a Siri X, “uccidendo” definitivamente l’ambizioso progetto di rendere Siri più capace. Siri X è stato completato nel 2021 e infatti ora molte delle funzioni dell’assistente vocale vengono elaborate localmente.
Più di recente, il gruppo che lavora sul visore per realtà mista di Apple è rimasto deluso dalle dimostrazioni fornite dal team di Siri su come l’assistente virtuale poteva controllare il dispositivo. Ad un certo punto dello sviluppo del dispositivo, il team responsabile dello sviluppo del visore ha persino preso in considerazione la creazione di un metodo alternativo per controllare il dispositivo, perché Siri era ritenuto troppo insoddisfacente.