Apple sta sviluppando il Vision Pro dal 2007

L'idea di sviluppare un visore per realtà mista risale a quasi 20 anni fa.

brevetto visore apple 2007

Grazie ad un recente brevetto registrato da Apple, si scopre che l’azienda sta lavorando al Vision Pro almeno del 2007, l’anno in cui venne rilasciato il primo iPhone.

Naturalmente, il brevetto del 2007 non descrive tutte le capacità del Vision Pro. Nello specifico, descrive l’utilizzo di un visore per visualizzare film ed eventi sportivi, ma anche in questo caso include riferimenti per farlo in un ambiente di realtà virtuale e descrive alcune funzionalità sorprendentemente sofisticate.

Ad esempio, il brevetto descrive come i visori darebbero l’illusione di stare seduti in un cinema.

Il sistema di visualizzazione personale può includere un dispositivo elettronico operativo per fornire supporti ad un dispositivo di visualizzazione personale operativo per visualizzare i supporti ricevuti.

Utilizzando uno o più componenti ottici e digitali, il dispositivo di visualizzazione personale può adattare i media visualizzati per sovrapporre le caratteristiche di un teatro, dando così all’utente del dispositivo l’impressione di essere nel teatro.

Inoltre, già nel 2007, Apple prevedeva che il visore avrebbe risposto ai movimenti della testa, degli occhi o delle mani.

In alcune forme di realizzazione, il dispositivo di visualizzazione personale può rilevare i movimenti dell’utente utilizzando uno o più sensori e può regolare l’immagine visualizzata in base ai movimenti dell’utente. Ad esempio, il dispositivo può rilevare il movimento della testa di un utente e fare in modo che la porzione di contenuto multimediale visualizzato rifletta il movimento della testa […]

L’utente può muovere la testa, gli occhi o un’altra parte del corpo per far sì che la parte del contenuto multimediale visualizzato segua il movimento dell’utente.

Il brevetto descrive anche la creazione di un’esperienza da stadio virtuale quando si guarda un evento sportivo ecome l’uscita audio verrebbe regolata per adattarsi alla posizione virtuale e ai movimenti della testa.

Tutto sommato, è una descrizione piuttosto sofisticata di un dispositivo simile al Vision Pro, fatta però ben 16 anni fa.

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