Meta è ottimista sul fatto che il lancio di Apple Vision Pro aiuterà a rinvigorire il mercato dei visori e ad indirizzare più utenti verso i suoi dispositivi Quest.
A tre anni dal lancio, i dispositivi Meta Quest contano appena l’1% delle entrate della società e il metaverso rimane un concetto in gran parte nebuloso che finora non è riuscito a catturare i clienti.
Ma con l’arrivo degli Apple Vision Pro, i dirigenti di Meta vedono l’ingresso di Apple nel mercato come una potenziale conferma della scommessa AR/VR del CEO Mark Zuckerberg, capace di attirare più consumatori nel settore dei visori.
Come scrive il Wall Street Journal, i dipendenti di Meta vedono Quest e il suo ecosistema software emergere come un’alternativa ad Apple, ricoprendo il ruolo svolto da Android di Google negli smartphone.
Meta spera che i produttori di software siano ispirati a sviluppare app che attirino sempre più gli utenti nello spazio del metaverso, consentendo a più persone di sperimentare i nuovi ambienti virtuali con i dispositivi Quest, che offrono un’alternativa più economica ai visori Apple da 3.499 dollari.
Secondo quanto riferito, i dirigenti di Meta sono stati influenzati anche dal concetto di calcolo spaziale di Apple, che enfatizza la realtà mista sovrapponendo immagini virtuali all’ambiente circostante del mondo reale. Apple ha presentato Vision Pro nel giugno 2023 e nel frattempo Meta si è concentrata sempre più sulla realtà mista.
Inoltre, alcuni sviluppatori stanno semplificando le loro app e preferiscono il design di Apple che consente a chi lo indossa di usare gli occhi e le dita per controllare o manipolare ciò che vedono. Meta Quest si basa principalmente sull’uso di controller per giochi o applicazioni, sebbene possa funzionare con le gesture delle dita.
In particolare, Apple ha evitato la visione della realtà digitale di Meta in ogni occasione. Ad esempio, il vicepresidente del marketing globale di Apple, Greg Joswiak, ha affermato che “metaverso” è una parola che non utilizzerà mai. Allo stesso modo, Tim Cook ha più volte detto di non essere sicuro che la persona media “possa dirti cos’è il metaverso”.