Il Vision Pro sta dividendo anche i giornalisti negli Stati Uniti. Da una parte, c’è chi a provato ad utilizzare il visore come dispositivo unico per una settimana e con – dice – ottimi risultati, e chi invece ammette che non lo comprerà dopo averlo provato per diversi giorni.
Usare il Vision Pro come unico dispositivo
Una delle cose che rendono difficile digerire il prezzo di 3.500 dollari è il fatto che, per la maggior parte delle persone, un Vision Pro è un accessorio, non un dispositivo principale. Ma cosa succede se provi a utilizzare Vision Pro come dispositivo principale, anzi, come unico dispositivo?
Il senior editor di ArsTechnica, Samuel Axon, ha effettuato il test.
Ho trascorso più di una settimana lavorando quasi esclusivamente con Vision Pro. Ho portato avanti conversazioni su Slack, ho effettuato videochiamate Zoom, ho modificato documenti Google, scritto articoli e ho fatto tutto il resto che faccio nell’ambito delle mie responsabilità quotidiane come redattore presso Ars Technica.
E ancora:
Dobbiamo prima chiederci se puoi effettivamente svolgere un lavoro serio indossando Vision Pro. Penso che sia possibile. Se puoi svolgere il tuo lavoro su un iPad, puoi farlo su Vision Pro e ritengo addirittura che Vision Pro sia più naturale da utilizzare rispetto a un iPad per la maggior parte delle attività di produttività.
A differenza dell’iPad, non ho mai sentito il bisogno di toglierlo e utilizzare un altro dispositivo per fare qualcosa.
Axon riconosce che questo non è vero per tutti i casi, poiché ci sono alcune app Mac che non esistono per Vision Pro, come Xcode e Final Cut Pro.
Ho scoperto che gli utenti ideali del Vision Pro sono i viaggiatori abituali che desiderano tutti i vantaggi di casa – una TV a grande schermo, un monitor esterno per un laptop e così via – quando sono via. Il suo valore per quell’utente è molto chiaro. Si dà il caso che mi sento vicino a questo profilo, ma non credo di essere rappresentativo della maggior parte degli utenti.
Lo svantaggio più grande che Axon ha riscontrato durante i test sono state le riunioni video, in cui l’uso dell’avatar 3D non è socialmente accettabile per un uso aziendale.
Joanna Stern del WSJ non comprerebbe un Vision Pro
Joanna Stern del Wall Street Journal afferma che dopo un mese di utilizzo del nuovo computer spaziale di Apple, si è ritrovata a usarlo sempre meno e non comprerebbe personalmente un Vision Pro.
Stern afferma che esiste una killer app per il dispositivo, ma che è difficile giustificare una spesa di oltre 3500 dollari.
Lo uso da un mese. Naturalmente, quando recensisci un prodotto, lo usi sempre perché vuoi valutarlo. All’inizio mi è piaciuto molto usare Vision Pro. Mi piace ancora usarlo, ma lo sto facendo sempre meno.
In particolare, Stern pensava che l’avrebbe utilizzato per lavoro, come ambiente di scrittura, ma dice che non è stato così. Invece, il suo utilizzo si è sostanzialmente ridotto alla sola visione di film e serie TV.
Devo dirlo, credo che l’app killer sia utilizzare il Vision Pro nei viaggi in aereo. Vedremo sempre più persone indossarli sugli aerei perché è una bellissima esperienza in volo.
Anche se hai il posto migliore su un aereo, sarà fantastico. Se hai il posto peggiore su un aereo, cosa che mi è capitata qualche settimana fa, tutto diventa fantastico.
Sono riuscita rapidamente ad accedere al Wi-Fi di United per avviare lo streaming dei video che avevo scaricato e persino trasmettere in streaming alcuni contenuti all’app United. È una bella esperienza, ma la domanda è: quanto spesso lo utilizzerai?
Stern ha osservato che questo è il problema fondamentale di tutti i visori VR: i proprietari all’inizio li trovano entusiasmanti, ma poi questi dispositivi passano la maggior parte del tempo in un cassetto e non pensa che Vision Pro sia diverso in questo senso.
Ora che la sua unità di prova verrà restituita ad Apple “un po’ mi mancherà, e forse lo comprerò per motivi di lavoro per recensire app e accessori. Ma se fossi un consumatore che non ha queste necessità lavorative, allora non comprerei il visore”.