Come usare una VPN per il remote working

Lavorare in remote working è comodo e versatile ma espone a diversi rischi in rete, i quali possono essere mitigati con l'uso di una VPN.

Con l’aumento del telelavoro o del remote working, anche detto smart working, le minacce sul web per chi lavora fuori dalla rete aziendale sono aumentate ed è sempre più importante potersi proteggere durante il lavoro in remoto, magari attraverso una VPN che può, effettivamente, andare a ridurre parecchi rischi su internet.

Cos’è una VPN

Una VPN è una rete virtuale privata che nasconde alcuni e importanti dettagli della nostra attività sul web a terzi, provider ISP, malintenzionati e persino potenziali hacker. Nel dettaglio, una VPN nasconde l’indirizzo IP del dispositivo connesso alla rete, ovvero l’indirizzo univoco per identificare quello specifico prodotto, e ne protegge il traffico crittografando tutti i dati in entrata e in uscita. Così facendo, la privacy e la sicurezza della navigazione sono effettivamente protette da una sorta di tunnel privato.

I pericoli dello smart working

Remote Working

Nello smart working ci sono svariati pericoli che si corrono per il semplice motivo di non essere connessi alla rete aziendale. Lo scambio di dati attraverso il web per raggiungere la rete aziendale o qualsivoglia sito internet può essere visto e filtrato da terzi a fini di marketing, la situazione meno pericolosa, oppure a fini di furto di informazioni e di minacce all’identità online, ai conti bancari e a qualsivoglia informazione condivisa. Ecco perchè, solitamente, le reti aziendali sono configurate per essere quanto più sicure possibili e per evitare tali perdite di dati durante il lavoro. Lavorando da casa, tuttavia, la rete domestica potrebbe non essere sicura allo stesso modo e, soprattutto, il percorso per raggiungere i server aziendali non sarebbe più “interno” ma dovrebbe passare dal web. Per tutti questi motivi, le aziende più organizzate tendono a creare delle connessioni VPN per far connettere i dipendenti in remoto e garantire la sicurezza e la privacy del traffico internet.

Come usare una VPN per il remote working?

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Usare una VPN per il remote working è quindi una scelta di primaria importanza che garantisce il massimo della protezione fuori dalla “intranet” dell’azienda. Che sia per usi aziendali o lavorativi non strettamente legati ad un contesto Enterprise, l’uso di una VPN seria e affidabile è estremamente consigliato. A questo proposito, non è il caso di affidarsi a reti VPN gratuite in quanto, per gli utilizzi lavorativi, è giusto adottare delle misure più professionali e sicure. Difatti, tranne alcune eccezioni, il mondo delle VPN gratuito non è così attento alla privacy e non offre molte politiche no-log che non registrano i dati di navigazione.

Con una VPN aziendale poi è possibile accedere in ogni momento alla rete dell’azienda e lavorare senza problemi ovunque ci si trovi, senza preoccuparsi troppo della sicurezza della rete WiFi scelta, ad esempio in caso di viaggio aziendale in un hotel.

La nostra scelta: NordVPN

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Ovviamente, in base alle necessità e alle specifiche richieste aziendali e lavorative, bisognerà tenere conto di tutti gli aspetti dei fornitori di servizi VPN prima di sceglierne uno, a partire dalle soluzioni tecniche impiegate fino alla politica per la tutela della privacy e alla effettiva disponibilità per tutti i sistemi operativi usati nel contesto aziendale.

Tra le migliori in circolazione possiamo sicuramente consigliarvi NordVPN che offre una vasta gamma di soluzioni tecniche avanzate per proteggere la connessione e i dati trasmessi ed evitare quanto più possibile i rischi informatici. Troviamo soluzioni avanzate come il kill switch, lo split tunneling e, persino, le funzioni di Double VPN per chi ha bisogno di un layer aggiuntivo di protezione e crittografia.

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Articolo in collaborazione con NordVPN.

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