In una recente intervista al podcast “Life in Seven Songs”, l’ex capo designer di Apple, Jony Ive, ha condiviso i suoi ricordi sugli anni difficili all’inizio della sua carriera in Apple e su quanto sia stato difficile lasciare l’azienda.
Jony Ive ha lasciato Apple nel 2019, e da allora ci sono state speculazioni sul fatto che la sua decisione fosse dovuta a insoddisfazioni dopo la morte di Steve Jobs. Tuttavia, Ive ha spiegato che la sua partenza è stata principalmente legata alla necessità di passare alla fase successiva della sua vita.
“Voglio dire, è una cosa molto naturale che ci siano capitoli e lasciare Apple è stata in un certo senso, sai, una cosa terribilmente difficile da fare perché amavo e amo l’azienda così immensamente”, ha detto Ive. “E ci sono momenti in cui, sai, è il momento per il prossimo capitolo.”
La sua fase successiva è stata la creazione di una società di design chiamata LoveFrom, che inizialmente aveva Apple come cliente.
Alla domanda su come fosse stato il primo incontro con Steve Jobs, Ive ha ricordato quanto segue:
“Sono rimasto scioccato dal fatto che abbia avuto la pazienza, la curiosità e l’interesse di venire a incontrarmi e di trascorrere tutto il tempo guardando il lavoro che portavo avanti in studio”, ha detto Ive, “che era molto diverso dal lavoro che stavamo sviluppando e infine distribuendo come Apple”.
Ciò che ha colpito Ive è stata la capacità di Jobs di descrivere complessi sentimenti e percezioni di idee e opportunità con estrema semplicità, qualcosa che Ive trovava difficile fare da solo.
“E quindi non c’è giorno in cui non sono consapevole di lui o consapevole della sua scomparsa”, ha aggiunto Ive. “Non c’è giorno in cui non sia grato per il tempo trascorso insieme e per quello che ho imparato e quello che abbiamo creato”.
Il podcast “Life in Seven Songs”, prodotto da The San Francisco Standard, chiede agli ospiti di selezionare musica significativa per loro. Ecco le scelte di Jony Ive:
- “De Do Do Do, De Da Da Da” dei The Police
- “Main Theme/Carter Takes a Train” di Roy Budd
- “Papa Was a Rollin’ Stone” dei The Temptations
- “Don’t You (Forget About Me)” dei Simple Minds
- “Define Dancing” di Thomas Newman
- “40” degli U2
- “This Is The Day” di Ivy
Le sue parole su Steve Jobs riflettono una profonda umanità e una comprensione rara della leadership creativa. È evidente che il legame tra Ive e Jobs andava oltre il semplice rapporto professionale, diventando una fonte di ispirazione costante per entrambi.