Apple si difende: Apple Intelligence non si alimenta con i dati presi da YouTube

Apple ha confermato che non utilizza i dati dei video di YouTube per alimentare Apple Intelligence.

apple intelligence

Recentemente, un’indagine ha rivelato che Apple e altri giganti tecnologici hanno probabilmente utilizzato i sottotitoli di YouTube per addestrare i loro modelli di intelligenza artificiale. Questo dataset comprendeva oltre 170.000 video da creatori come MKBHD e Mr. Beast. Apple avrebbe utilizzato questo dataset per addestrare i suoi modelli open-source OpenELM, rilasciati ad aprile. Tuttavia, Apple ha confermato a 9to5Mac che OpenELM non alimenta nessuna delle sue funzionalità di intelligenza artificiale, incluso Apple Intelligence.

Apple ha dichiarato di aver creato il modello OpenELM per contribuire alla comunità di ricerca e promuovere lo sviluppo di modelli linguistici di grandi dimensioni open-source. In passato, i ricercatori Apple hanno descritto OpenELM come un “modello linguistico aperto all’avanguardia”. Apple sottolinea che OpenELM è stato creato solo per scopi di ricerca e non è utilizzato per alimentare alcuna funzionalità di Apple Intelligence. Il modello è pubblicato come open-source ed è ampiamente disponibile, anche sul sito di ricerca di Machine Learning di Apple.

Poiché OpenELM non è utilizzato come parte di Apple Intelligence, ciò significa che il dataset “YouTube Subtitles” non viene utilizzato per alimentare Apple Intelligence. In passato, Apple ha affermato che i modelli di Apple Intelligence sono stati addestrati “su dati con licenza, inclusi dati selezionati per migliorare specifiche funzionalità, oltre a dati pubblicamente disponibili raccolti dal nostro web-crawler”.

Infine, Apple ha dichiarato che non ha piani per costruire nuove versioni del modello OpenELM. Come riportato da Wired, diverse aziende come Anthropic e NVIDIA hanno utilizzato il dataset “YouTube Subtitles” per addestrare i loro modelli di intelligenza artificiale. Questo dataset fa parte di una raccolta più ampia chiamata “The Pile”, della non-profit EleutherAI.

Questo chiarimento da parte di Apple p importante per dissipare qualsiasi preoccupazione riguardo all’utilizzo dei dati per l’addestramento dei loro modelli di intelligenza artificiale. È interessante notare come Apple continui a separare i suoi sforzi di ricerca da quelli destinati ai prodotti commerciali, garantendo che la qualità e l’integrità dei loro servizi rimangano intatte. Ora non resta da capire come Apple continuerà a sviluppare le sue capacità di intelligenza artificiale, mantenendo al contempo elevati standard di trasparenza e qualità.

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