Con l’arrivo dell’iPhone 16 previsto per il 20 settembre, ci sono interessanti novità riguardo alla sua produzione. Oltre a essere assemblato in Cina e India, come già annunciato, Apple ha confermato che anche il Brasile fa parte della lista dei Paesi in cui verrà prodotto il nuovo smartphone.
Secondo quanto riportato da MacMagazine, i documenti normativi brasiliani confermano che l’iPhone 16 sarà assemblato localmente presso uno stabilimento della Foxconn situato a Jundiaí, nello stato di San Paolo. Anche se Apple ha già assemblato altri modelli di iPhone in questo stabilimento, è la prima volta che un nuovo iPhone viene prodotto in Brasile fin dal giorno del lancio.
È interessante notare, tuttavia, che questa produzione locale riguarderà solo il modello base iPhone 16. I modelli più costosi, come il Pro e il Pro Max, continueranno a essere importati dalla Cina.
Non è una novità che Apple stia diversificando le sue linee produttive. Già lo scorso anno, l’azienda ha avviato la produzione simultanea degli iPhone 15 e iPhone 15 Plus in India, segnando un passo importante per il paese. Assemblando i propri dispositivi in India, Apple non solo riduce la dipendenza dalla Cina, ma può anche beneficiare di incentivi fiscali locali, come avviene in Brasile.
L’espansione della produzione in vari Paesi offre anche un altro vantaggio: i tempi di consegna nei mercati locali si accorciano notevolmente. In passato, l’iPhone arrivava in Brasile circa un mese dopo il lancio negli Stati Uniti. Con l’iPhone 16, invece, il gap è stato ridotto a una sola settimana.
La decisione di Apple di espandere la produzione in Brasile, oltre a Cina e India, non è casuale. L’azienda ha da tempo avviato una strategia per ridurre la propria dipendenza dalla Cina, diversificando le sue catene produttive a livello globale. Con impianti anche in Vietnam, Apple sta cercando di stabilire una rete più ampia e resiliente, soprattutto in un contesto geopolitico sempre più incerto.
Questa mossa non è solo una questione di logistica, ma anche di economia. Assemblando i dispositivi localmente, Apple può beneficiare di sgravi fiscali e ridurre i costi di importazione, che in Paesi come il Brasile possono essere particolarmente elevati.
Inoltre, la produzione locale contribuisce a soddisfare la crescente domanda interna in questi mercati emergenti, dove gli smartphone di fascia alta come l’iPhone sono sempre più richiesti.