Disney ha preso una decisione importante per i suoi servizi di streaming: non sarà più possibile iscriversi o acquistare abbonamenti a Hulu (non disponibile in Italia) e Disney+ attraverso l’App Store di Apple. Questo cambiamento mira a evitare le commissioni del 15-30% che Apple addebita per gli acquisti in-app, risparmiando così una quota significativa sulle entrate derivanti dalle iscrizioni.
Gli abbonati attuali che pagano tramite l’App Store non saranno immediatamente influenzati da questa novità, ma i nuovi utenti o chi decide di rinnovare il proprio abbonamento dovranno effettuare la registrazione direttamente sul sito di Disney+. Nonostante il cambiamento, sarà ancora possibile guardare i contenuti su dispositivi Apple, accedendo tramite le app di iOS e tvOS.
Eliminare le commissioni di Apple sembra parte di una strategia più ampia volta a massimizzare i profitti, affiancata da politiche di aumento dei prezzi e una lotta più serrata contro la condivisione delle password.
La scelta di Disney di rimuovere gli acquisti in-app comporta anche la perdita dei benefici offerti dal Video Partner Program di Apple, come il supporto a tecnologie avanzate come Siri, AirPlay, Universal Search e zero sign-on, riservate alle app che consentono acquisti tramite l’App Store.
Questa decisione di Disney non sorprende, considerando la crescente tensione tra le grandi aziende tech e i marketplace come l’App Store, accusati di applicare commissioni elevate. Non è la prima volta che un colosso del settore media prende una direzione simile, e probabilmente non sarà l’ultimo. Questo potrebbe creare qualche disagio per gli utenti Apple, ma nel lungo termine, le aziende sembrano pronte a ridisegnare i propri modelli di business per trattenere una fetta maggiore dei propri guadagni.