Apple ha annunciato l’acquisizione di Pixelmator, la software house lituana che ha dato vita a Pixelmator Pro, Pixelmator per iOS e Photomator, una suite di app per l’editing fotografico e di immagini acclamata dagli utenti Apple. L’accordo, che è soggetto all’approvazione delle autorità regolatorie, rappresenta un’ulteriore conferma dell’interesse di Apple per il settore delle soluzioni creative professionali.
Con sede a Vilnius, in Lituania, Pixelmator ha conquistato una posizione di rilievo tra gli strumenti di editing fotografico, competendo direttamente con Adobe e offrendo funzionalità avanzate ma al tempo stesso accessibili. Fin dal lancio, le app Pixelmator si sono distinte per il loro design intuitivo e prestazioni ottimizzate, disponibili in esclusiva sui dispositivi Apple.
Il team di Pixelmator si è dichiarato entusiasta dell’acquisizione, affermando di essersi ispirato fin dall’inizio alla filosofia di design di Apple. Unendosi a Cupertino, sperano di raggiungere un pubblico ancora più vasto e di incrementare il loro impatto sui professionisti della creatività in tutto il mondo.
Per chi utilizza già Pixelmator, la buona notizia è che le app continueranno a funzionare senza modifiche significative. Tuttavia, il team ha anticipato aggiornamenti importanti in arrivo, facendo intendere che Apple potrebbe supportare un’evoluzione delle funzionalità di queste app nel prossimo futuro.
I dettagli finanziari dell’operazione non sono stati resi pubblici, ma l’accordo evidenzia il continuo impegno di Apple verso il settore professionale.
L’acquisizione di Pixelmator rappresenta una mossa importante per Apple, che consolida così la propria offerta di strumenti dedicati alla creatività. L’ecosistema Apple ora include un’ulteriore suite di software d’eccellenza per l’editing di foto e immagini, utile tanto ai professionisti quanto agli appassionati. Questa acquisizione, inoltre, potrebbe segnare l’inizio di nuove sinergie tra le tecnologie di Apple e gli strumenti Pixelmator, potenzialmente migliorando l’integrazione tra hardware e software e rafforzando l’ecosistema creativo di Apple.
Non è escluso che Apple possa sfruttare questa acquisizione per riportare in auge il brand Aperture.
Per chi non lo conosce, Aperture è stato uno dei software di fotoritocco professionale più apprezzati dagli utenti Mac, in grado di competere direttamente con Adobe Lightroom. Introdotto da Apple e poi ritirato nel 2014, Aperture offriva una gamma di strumenti avanzati per organizzare, editare e ottimizzare le fotografie in un’interfaccia intuitiva. Tuttavia, con l’arrivo della nuova app Foto, Apple scelse di abbandonare sia Aperture che iPhoto, lasciando molti fotografi professionisti alla ricerca di alternative.
Nel corso degli anni, l’attenzione di Apple per il fotoritocco si è concentrata principalmente sull’app Foto, arricchita di funzionalità di base, come l’aggiustamento dell’esposizione, dei contrasti e delle ombre. Tuttavia, l’app Foto non ha mai avuto l’intensità professionale e la versatilità di Aperture, lasciando un vuoto che solo un software dedicato potrebbe colmare.
L’acquisizione di Pixelmator potrebbe quindi rappresentare un’opportunità concreta per Apple di rivisitare Aperture. Invece di aggiungere nuove funzioni alla già complessa app Foto, Apple potrebbe sfruttare la base tecnologica di Pixelmator per sviluppare un software indipendente e destinato ai professionisti, capace di offrire funzioni avanzate come la Super Resolution e la riduzione del rumore basata sull’IA.