Recensione iPhone 16 Pro, un mese dopo: si poteva fare di più? – VIDEO

I miglioramenti apportati quest'anno sono sufficienti o si poteva fare di più?

iPhone 16 Pro è il nuovo top di gamma di Apple nella sua declinazione più piccola. Abbiamo avuto modo di provarlo per più di un mese e in questa recensione vogliamo dirvi la nostra in merito. Si poteva fare di più quest’anno?

https://youtu.be/TcLJMWC5w50

iPhone 16 Pro: vecchio design, nuovo schermo

Quello che piace, non si cambia. Anche se forse, in questo caso, un aggiornamento del design di iPhone 16 Pro sarebbe stato auspicabile. Anche perché, dalla sua, la linea iPhone 16 “base” è stata rinnovata ed è ora palesemente più accattivante. I nuovi Pro e Pro Max restano invece, ancora una volta, molto simili ai modelli precedenti e certamente meno accattivanti dal punto di vista estetico.

Tuttavia una modifica, più estetica che funzionale, c’è comunque: i bordi del nuovo pannello OLED si sono ridotti e la differenza la percepisce anche un occhio poco attento. Questo ha permesso ad Apple di mantenere simili le dimensioni complessive del dispositivo e, al tempo stesso, ha ottimizzato ulteriormente la diagonale di schermo che arriva, adesso, a 6.1 pollici sul modello Pro e a 6.7 pollici sul Pro Max. I colori sono ancora più vividi, i neri più profondi ed è migliorata soprattutto la luminosità, con il nuovo schermo che risulta più leggibile in esterna e sotto la luce diretta del sole. Confermata, inoltre, la tecnologia ProMotion con una frequenza di aggiornamento che rimane a 120 Hz per una fluidità straordinaria.

Fotocamera evoluta

Uno degli aspetti più evoluti, da sempre, sui modelli Pro della gamma iPhone è la fotocamera. Nel caso di iPhone 16 Pro l’evoluzione passa per l’introduzione di un nuovo sensore da 48 megapixel per l’ottica ultra-wide, in grado quindi di catturare foto con campo di visione ampio ancora più dettagliate. Di pari passo il nuovo sensore aiuta anche ad acquisire foto macro con ancora più dettagli rispetto al passato, nonché nella gestione degli scatti in condizione di poca luce grazie ad un minor rumore digitale.

Una novità molto gradita riguarda nello specifico proprio l’iPhone 16 Pro che adesso può contare anche lui sulla presenza di un teleobiettivo 5X. Avendolo utilizzato per un anno intero sull’iPhone 15 Pro Max (non era previsto sul 15 Pro) posso confermarvi che questa ottica permette ingrandimenti decisamente più interessanti e offre anche più versatilità rispetto al “vecchio” 3X. Grazie al sensore da 48 megapixel della fotocamera principale possiamo comunque effettuare ingrandimenti 2X con pochissima perdita di dettaglio, ma quando necessario possiamo ricorrere al 5X per avere il massimo della qualità a disposizione e, al tempo stesso, un ingrandimento più efficace. Quest’anno, come detto, anche chi non gradisce il modello più grande di iPhone Pro potrà beneficiare di questo nuovo teleobiettivo.

Interessanti i miglioramenti in campo video con l’introduzione del 4K a 120fps (vi invitiamo a guardare gli esempi di slow motion nella video recensione) e la nuova gestione avanzata dell’audio che permette di isolare la voce e personalizzare l’ascolto con effetti da studio o da cinema.

Controllo fotocamera: un disastro?

L’evoluzione della fotocamera su iPhone 16 Pro passa tanto dall’hardware, quanto dal software. Ma prima di arrivare a quest’ultimo dobbiamo necessariamente parlare dell’elefante nella stanza, ossia quello che avrebbe dovuto rappresentare il punto di incontro tra il software e l’hardware di Apple. Su iPhone 16 Pro, ma anche sul Pro Max e sui modelli “non-Pro” arriva il tanto discusso “Controllo fotocamera“.

Le aspettative su questa nuova soluzione per l’apertura e per il controllo delle funzioni della fotocamera erano altissime – specialmente dopo gli entusiastici video di presentazione di Apple – ma nella pratica le cose stanno diversamente: allo stato attuale l’utilizzo di questo pulsante è piuttosto impacciante per l’utente o quanto meno è questa la mia sensazione dopo più di un mese di tentativi. Esatto, tentativi, perché alla fine ho deciso di rinunciare completamente la suo funzionamento… almeno per ora.

Il pulsante è posizionato nell’angolo in basso a destra del dispositivo, una posizione che lo rende pratico da utilizzare quando teniamo l’iPhone in landscape, ma assolutamente poco comodo se scattiamo foto o registriamo video in verticale. Con una pressione (singola o doppia) apriamo la fotocamera e con una pressione breve (foto) o lunga (video) possiamo acquisire i nostri contenuti. E fino qui le cose funzionano abbastanza bene. Il problema subentra quando si prova ad utilizzare la nuova interfaccia di controllo per modificare le impostazioni nell’app Fotocamera: tap, doppio tap, pressione meccanica, scorri, premi di nuovo.

Un disastro. Davvero. Spiace ammetterlo ma allo stato attuale, per me almeno, questo tasto è davvero inutilizzabile per due motivi: non da un vero valore aggiunto nell’utilizzo dei controlli della fotocamera (di fatto le impostazioni sono le stesse accessibili anche tramite l’interfaccia standard, apprezzata da sempre per la sua semplicità e immediatezza) e soprattutto il margine di errore nell’esecuzione di pressioni, swipe e tocchi è altissimo, quasi frustrante.

Sono sicuro che in futuro Apple ripenserà completamente l’esperienza utente abbinata all’uso di questo nuovo tasto, ma per il momento ho preferito evitare di fare affidamento su di lui e continuerò ad utilizzare l’app Fotocamera come fatto fino ad iPhone 15.

Chip A18 Pro: tra prestazioni e consumi

E parlando di chip, sotto il cofano del nuovo iPhone 16 Pro troviamo il chip A18 Pro, che offre un incremento significativo in termini di potenza e efficienza rispetto al suo predecessore. Questo nuovo processore è costruito con una tecnologia a 3 nanometri e rende l’iPhone 16 Pro incredibilmente veloce nelle prestazioni e migliora anche la durata della batteria. Se il miglioramento lato prestazioni è poco tangibile ad oggi, potrebbe diventare più interessante in futuro con l’arrivo di Apple Intelligence, confermato anche in Italia per il mese di aprile.

Si apprezzano invece i miglioramenti energetici apportati dal nuovo chip che garantisce ora più autonomia su tutta la linea di iPhone. Dai nostri test la batteria dell’iPhone 16 Pro risulta decisamente migliorata rispetto a quella del predecessore: con il mio utilizzo quotidiano, utilizzando una SIM fisica e una E-SIM dentro l’iPhone, sono sempre riuscito ad arrivare intorno alle 21.30 con ancora batteria residua. E un altro aspetto importante è sicuramente la velocità di ricarica: adesso drasticamente migliorata e che arriva a 30W via cavo e a 25W via MagSafe. Questo consente di caricare il telefono del 50% in soli 30 minuti. Davvero pratico!

iPhone 16 Pro: conclusioni

In conclusione la risposta alla domanda posta nel titolo è positiva. Apple poteva certamente fare di più quest’anno con iPhone 16 Pro, anzi doveva fare di più. Quella di quest’anno è a tutti gli effetti l’evoluzione più modesta mai registrata di anno in anno nella gamma iPhone “Pro”. Il discorso cambia per l’iPhone 16 standard che è stato invece parecchio migliorato rispetto all’iPhone 15. Con il Pro i miglioramenti sono stati mirati, ma sicuramente non tali da far venire voglia di upgrade a chi in tasca ha già un iPhone 15 Pro o addirittura un 14 Pro.

Quanto meno il listino prezzi è rimasto allineato al passato e la promessa di Apple Intelligence ad aprile non può che far ben sperare. Di sicuro però iPhone 16 Pro è un iPhone pensato per chi, proprio in questi mesi, è a caccia di un nuovo iPhone “full-optionals” e ha deciso finalmente di effettuare l’upgrade o per chi ogni anno si lascia ingolosire dall’ultimo ritrovato tecnologico della Mela morsicata. Se invece cercate il miglior iPhone nel rapporto qualità-prezzo di quest’anno, quello è sicuramente iPhone 16.

8,4
  • Design
    7
  • Schermo
    8,5
  • Hardware
    9
  • Connettività
    9
  • Fotocamera
    9
  • Software
    8
  • Batteria
    8
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