Apple ha presentato una nuova API, l’”Advanced Commerce API”, progettata per ampliare le capacità degli acquisti in-app sull’App Store. Questa novità offre agli sviluppatori strumenti più flessibili per supportare contenuti su vasta scala, esperienze guidate dai creatori e modelli di abbonamento personalizzabili.
La nuova API affronta tre casi d’uso principali:
- Cataloghi di contenuti aggiornabili: app che offrono grandi librerie di contenuti a pagamento una tantum, come audiolibri o corsi educativi, che necessitano di aggiornamenti frequenti.
- Esperienze basate su creator: app che propongono contenuti creati da singoli creator, consentendo agli utenti di acquistare abbonamenti, rinnovabili o una tantum, legati a specifici creatori o collezioni.
- Abbonamenti con componenti aggiuntivi: servizi in abbonamento che includono opzioni aggiuntive, come canali extra, contenuti sportivi o opzioni regionali, acquistabili separatamente come parte di un abbonamento più ampio.
L’Advanced Commerce API permette agli sviluppatori di sfruttare le infrastrutture di pagamento di Apple, che includono:
- Elaborazione dei pagamenti end-to-end.
- Gestione della conformità fiscale.
- Integrazione del servizio clienti.
Questi strumenti semplificano la gestione di contenuti complessi, consentendo agli sviluppatori di concentrarsi sull’offerta di esperienze più personalizzate.
L’annuncio sembra riflettere gli sforzi di Apple per adattare le politiche dell’App Store in risposta a crescenti pressioni, in particolare dall’Unione Europea.
In passato, Apple è stata criticata per la rigidità delle sue regole di monetizzazione. Un esempio significativo è il caso di Patreon nel 2022, costretto a integrare il sistema di fatturazione dell’App Store per le sue transazioni in-app.
Questa API rappresenta quindi una risposta diretta alle esigenze delle app con modelli di monetizzazione non convenzionali, come quelle che supportano creatori o librerie dinamiche.
Apple ha pubblicato una documentazione di supporto che dettaglia i criteri di idoneità per gli sviluppatori interessati a implementare l’API.