Su iPhone c’è una funzione che cambia il modo di sentire la musica: i feedback aptici

La musica su iPhone si presenta in una nuova dimensione grazie all'uso dei feedback aptici e del Taptic Engine.

Feedback aptici Apple Music iPhone-2

Non ero così felice ed entusiasta di parlarvi di una funzione di iPhone da veramente tanto tempo ma, dopo averla leggermente sottovalutata in seguito alla sua introduzione, ho deciso di dare una chance ai Feedback aptici musica di iOS e tutto ciò ha veramente segnato una svolta nel modo in cui ora sento la musica su iPhone.

Si, ho appositamente scelto il verbo sentire e non ascoltare in quanto parliamo di un comportamento piuttosto peculiare di una funzione presente su iPhone che permette non solo di ascoltare la musica dagli altoparlanti del dispositivo, da auricolari e cuffie compatibili ma anche di sentire e percepire la ritmica tra le mani grazie al motore di vibrazione integrato nell’iPhone, il Taptic Engine.

Questi feedback aptici durante la riproduzione musicale cambiano tantissimo la percezione della musica in ascolto e risultano estremamente coinvolgenti. La musica è tante cose, lo sappiamo bene noi appassionati, ed è in grado di evocare così tante sensazioni mentali e fisiche in chi la ascolta: questa funzione offre una maggiore profondità alla percezione dei brani e degli album in quanto traduce la ritmica e le trame sonore sotto forma di vibrazione per farcela percepire ad un altro livello, insomma è come se fosse la traduzione tattile di quell’universo complesso e bellissimo fatto di onde sonore. Una vera e propria sinestesia quindi, che si traduce nell’ascolto e nella percezione tattile della musica.

Feedback aptici musica in pausa

Ne deriva che, in base all’umore, al legame con le canzoni e così via, questa funzione evoca diverse sensazioni. Può aiutare a scandire la tristezza, l’ansia e la disperazione quando si ascolta un brano denso di malinconia o di dolore, così come coccolarci e farci sentire al sicuro con trame sonore e tattili più coinvolgenti, allegre e familiari e persino darci energia nel caso dei brani più ritmati, movimentati, motivazionali e dal forte spirito di ispirazione.

Ad esempio, io non sono un amante del ballo e ho sempre ritenuto di non sapermi muovere efficacemente a ritmo di musica, ragion per cui sono sempre timido e restio ai contesti in cui si balla, eppure senza nemmeno volerlo, mi sono ritrovato a muovermi e ballare a tempo dei feedback tattili che percepisco durante l’uso di questa funzione. E tutto ciò è particolarmente rilevante considerando che il massimo che ho sempre fatto, nei casi più coinvolgenti, è stato tenere il ritmo muovendo il piede oppure battendo la mano sul ginocchio, tenendo però rigorosamente strette le labbra in segno di timidezza.

Feedback aptici musica

Apple, nel manuale di iOS 18, la definisce in questo modo:

“Con “Feedback aptici musica”, puoi percepire la musica su iPhone sotto forma di tocchi, trame e sottili vibrazioni sincronizzate con l’audio di un brano.”

Se il suo funzionamento è perfettamente descritto con questa affermazione, le sensazioni che questa funzione genera nell’ascoltatore sono molto più ampie e variegate e spaziano in base alle proprie percezioni. Ho fatto provare questa funzione anche ad alcuni amici e parenti e ho notato che la funzione in questione viene percepita diversamente dalle persone in base ad elementi di gusto personale, di abitudini di ascolto e chissà di quante altre variabili che difficilmente possiamo individuare o ipotizzare così, su due piedi. C’è chi ne è entusiasta come me e c’è chi è infastidito da quest’ulteriore dimensione, da questa profondità. Ovviamente è tutta una questione di gusti e di preferenze e non voglio necessariamente sostenere che questa funzione sia l’epifania di ogni singolo essere vivente che ama la musica. Difatti, il miglior consiglio che mi sento di darvi è quello di provare la funzione sui vostri iPhone, se compatibili, e di valutare individualmente l’impatto di tale funzione. Per me è una rivoluzione, un qualcosa a cui difficilmente potrei rinunciare ora che so della sua esistenza ma per altri, i feedback aptici potrebbero anche distrarre durante l’ascolto della musica o lasciare una sensazione strana sulle mani dopo l’ascolto, magari prolungato, a causa delle vibrazioni. Nei primi momenti, riconosco che la sensazione tattile sia nuova e, a tratti strana, ma ho avuto modo di vedere che, nonostante l’uso prolungato nel corso dei giorni e dei mesi, non mi sento infastidito da tale feedback. In ogni caso, la vibrazione è comunque leggera e non risulta invasiva, per quanto questa sia chiaramente una percezione soggettiva e vada messa in relazione alle preferenze ed esigenze individuali.

Attivare feedback aptici musica iPhone

Se volete provarla, potete andare in Impostazioni, alla voce Accessibilità e poi attivare l’opzione Feedback aptici musica. Per gestire la funzione durante la riproduzione è possibile premere l’apposito pulsante, ad esempio dall’app di Apple Music, dalla schermata di blocco o dal Centro di Controllo.

Stando a quanto afferma Apple, la funzione Feedback aptici musica è disponibile sugli iPhone supportati (iPhone 12, iPhone 13, iPhone 14, iPhone 15 e iPhone 16) per milioni di brani su Apple Music, Music Classical, Shazam e app di terze parti quando iPhone è connesso alla rete Wi‑Fi o cellulare. Nel mio caso, ho provato la funzione su Apple Music ed Apple Music Classical.

Centro di controllo iOS 18

Mi auguro certamente uno sviluppo sempre maggiore di questa funzione che, in base ai brani, a volte sembra perdere qualche battito ma riesce poi a tornare immediatamente a tempo in pochi istanti. Già a questo stadio è estremamente soddisfacente e posso solo ben immaginare una precisione ancora maggiore, una compatibilità ancora maggiore con ancora più brani su Apple Music (non tutti infatti sono supportati) e, perchè no, anche una maggiore personalizzazione. Non mi dispiacerebbe avere un cursore per regolarne l’intensità e, in un certo senso, effettuare un mix personalizzato in base alle percezioni.

Feedback aptici musica AirPods Max

Difficile da spiegare ma, a volte, se alzo troppo il volume delle AirPods Max con ANC attivo, percepisco meno la vibrazione in mano, cosa che non accade invece quando uso l’altoparlante integrato dell’iPhone. Insomma, questa funzione è così tanto personale e mette in moto così tante percezioni mentali e fisiche da portarmi a sperare nell’introduzione di una sorta di mixer, un mixer per adeguare il volume dei miei stessi sensi, il tutto all’interno di uno smartphone. Che bella la tecnologia quando genera emozioni così belle!

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