Negli ultimi anni, il ciclo di aggiornamento dell’iPhone si è allungato: i dispositivi sono più longevi, gli utenti meno propensi a cambiare telefono ogni anno e le offerte degli operatori sono meno vantaggiose rispetto al passato. Ma ora qualcosa sta cambiando di nuovo.
Secondo l’ultimo report di CIRP, nell’ultimo trimestre del 2024 è emerso un cambiamento importante nel comportamento di aggiornamento degli utenti iPhone. Il 36% di chi ha acquistato un nuovo iPhone ha dichiarato di aver sostituito un dispositivo con meno di due anni di vita, rispetto al 31% dell’anno precedente. Al contrario, il numero di utenti che hanno mantenuto il proprio iPhone per tre anni o più è leggermente diminuito.
Per anni, investitori e analisti si sono chiesti quanto spesso gli utenti cambiassero iPhone. Una questione fondamentale: se un numero elevato di persone aggiorna il proprio dispositivo ogni due anni, le vendite aumentano notevolmente. Se invece la maggior parte degli utenti mantiene l’iPhone per oltre tre anni, l’impatto sulle vendite è opposto.
Un elemento che potrebbe spiegare questa inversione di tendenza è l’arrivo di Apple Intelligence. Con il lancio di nuove funzionalità AI integrate in iOS, sempre più utenti potrebbero essere spinti ad acquistare un iPhone più recente per poterle sfruttare al massimo.
Non è un caso che Tim Cook abbia recentemente dichiarato che l’iPhone 16 stia vendendo meglio dell’iPhone 15, con risultati particolarmente positivi nei mercati in cui Apple Intelligence è già disponibile. Gli utenti sono attratti da funzioni avanzate di intelligenza artificiale che migliorano l’esperienza d’uso quotidiana, dalla fotografia all’assistenza virtuale.
Se questa tendenza continuerà, potremmo assistere a un’accelerazione nel ricambio dei dispositivi Apple. Tuttavia, molto dipenderà da come Apple svilupperà le sue funzioni AI e se riuscirà a mantenere alto l’interesse degli utenti. Per ora, sembra che Apple Intelligence stia già facendo la differenza, in attesa del suo arrivo in Italia.
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