Elon Musk torna a far parlare di sé con l’annuncio di Grok-3, la nuova versione del modello di intelligenza artificiale sviluppato dalla sua azienda xAI. Secondo quanto dichiarato da Musk, Grok-3 supera GPT-4o di OpenAI e Gemini di Google, grazie a un aumento esponenziale della potenza computazionale e a nuove capacità di ragionamento.
Musk afferma che Grok-3 ha oltre dieci volte la potenza di calcolo del suo predecessore, promettendo un notevole balzo in avanti nelle prestazioni. Tuttavia, al di là delle dichiarazioni, sarà davvero in grado di competere con i modelli più avanzati attualmente disponibili?
Una delle innovazioni più interessanti di Grok-3 è l’introduzione di due nuove modalità operative:
- Think: mostra il processo di ragionamento dell’AI mentre risolve le richieste degli utenti, aumentando la trasparenza nelle risposte.
- Big Brain: dedicata a compiti più complessi e computazionalmente intensivi, con l’obiettivo di fornire risposte più articolate e approfondite.
Queste funzionalità mirano a differenziare Grok-3 dagli altri chatbot AI, posizionandolo come un modello in grado di spiegare i propri ragionamenti, un aspetto che spesso manca nelle intelligenze artificiali concorrenti.
Oltre a Grok-3, xAI ha annunciato anche Deep Search, un nuovo motore di ricerca che promette di rivoluzionare il modo in cui troviamo informazioni online.
Deep Search analizzerà sia il web che i contenuti pubblicati su X (ex Twitter) per fornire risposte più accurate e complete alle domande degli utenti. Se ben implementato, potrebbe rappresentare una sfida diretta a Google Search, specialmente in un’epoca in cui gli utenti cercano alternative meno filtrate e più dinamiche.
L’accesso a Grok-3 non sarà gratuito. Il modello sarà disponibile solo per gli abbonati a X Premium Plus, il cui prezzo è aumentato a 40 dollari al mese, rispetto ai precedenti 22 dollari.
Parallelamente, xAI ha lanciato un nuovo piano chiamato SuperGrok, che al costo di 30 dollari al mese offrirà accesso anticipato alle funzionalità più avanzate. Con questi prezzi, l’AI di Musk punta chiaramente a un’utenza premium, ma resta da vedere se l’offerta sarà sufficientemente convincente rispetto alle alternative gratuite o meno costose.
Musk ha descritto Grok-3 come un’AI “orientata alla verità”, anche quando questa potrebbe andare contro il politicamente corretto.
Questa filosofia ha già sollevato polemiche in passato, con Grok accusato di diffondere disinformazione durante le elezioni e di avere meno restrizioni nella generazione di immagini testuali rispetto ai suoi concorrenti.
xAI promette ulteriori sviluppi, tra cui l’introduzione di funzionalità vocali avanzate nel chatbot Grok, oltre alla futura pubblicazione open source della precedente versione Grok-2.
Elon Musk non è nuovo alle dichiarazioni ambiziose, e Grok-3 rappresenta un ulteriore tentativo di posizionarsi come leader nell’intelligenza artificiale.
L’idea di un’AI più trasparente, con capacità di ragionamento esplicite e un motore di ricerca integrato, è senza dubbio interessante. Tuttavia, restano diversi dubbi: sarà realmente all’altezza di GPT-4o e Gemini? L’aumento di prezzo dell’abbonamento potrebbe scoraggiare molti utenti, mentre la gestione della moderazione e della qualità delle informazioni rimane un punto critico.
Per ora, Grok-3 è un progetto ambizioso che potrebbe cambiare il panorama dell’AI. Ma la vera prova sarà il confronto con gli utenti e i professionisti del settore nei prossimi mesi.
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