Quando Steve Jobs salì sul palco nel 2010 per presentare al mondo il primo iPad, lo fece con una visione chiara: creare una “terza categoria di dispositivo”, qualcosa che fosse migliore sia di uno smartphone che di un laptop per determinati compiti come navigare sul web, guardare video o leggere email.
Era l’era dell’iPhone che cambiava tutto e il Mac che continuava a evolversi, ma tra questi due mondi, serviva un nuovo spazio. L’iPad lo ha occupato, con successo.
Ma ora, come fa notare 9to5Mac, con l’avvicinarsi dell’iPhone pieghevole quella visione potrebbe iniziare a scricchiolare.
Quando il “terzo dispositivo” rischia di non avere più senso
L’iPad ha saputo ritagliarsi nel tempo ruoli diversi per utenti diversi. Per alcuni è diventato il computer principale, per altri resta uno strumento da divano, ideale per contenuti leggeri e intrattenimento. Ma oggi, con Mac sempre più sottili e potenti e iPhone sempre più grandi, il confine che l’iPad difendeva si fa sempre più sottile.
E con l’arrivo degli iPhone Fold, tutto potrebbe cambiare ancora.
L’iPhone Fold: mini iPad in tasca?
Secondo le indiscrezioni, il primo iPhone pieghevole avrà uno schermo esterno da 5,5 pollici e uno interno da 7,8 pollici. Quest’ultimo, una volta aperto, si avvicinerebbe molto all’esperienza di un iPad mini. A tutti gli effetti, un dispositivo che può essere telefono e tablet allo stesso tempo.
Oggi il prezzo previsto è attorno ai 2.500 euro, quindi si tratta ancora di un prodotto di nicchia. Ma la storia ci insegna che i dispositivi di Apple, se ben riusciti, scalano rapidamente i listini verso il basso. Tra cinque anni, un iPhone Fold a prezzo accessibile potrebbe mettere in discussione l’esistenza stessa dell’iPad.
E l’iPad Pro?
Tanti utenti usano un iPad Pro, magari anche con Magic Keyboard. Ma a conti fatti, questo è un laptop mascherato da tablet. Il vero spirito dell’iPad, quello di dispositivo flessibile, leggero e immediato, oggi è più vicino all’iPad mini. Ed è proprio lì che l’iPhone pieghevole potrebbe attaccare più direttamente.
L’iPad potrebbe diventare… un iPhone pieghevole?
Non è difficile immaginare un futuro in cui Apple offra vari formati di iPhone Fold, alcuni destinati a sostituire del tutto l’iPad mini, altri forse capaci di assorbire anche gli usi più casual dell’iPad standard. L’iPad, in questo scenario, rischierebbe di restare come dispositivo di nicchia o ultra-premium, magari con formati pieghevoli ancora più grandi e costosi.
Oppure, più semplicemente, il pubblico medio potrebbe non averne più bisogno.
Questo, però, non vuol dire che l’iPad sparirà da un giorno all’altro. Per molti, come artisti, illustratori o utenti professionali, resta insostituibile. Un pieghevole con una cerniera, ad esempio, non potrà mai offrire la superficie solida e perfettamente piatta di un iPad Pro per disegnare.
Ma per l’utente medio, che oggi compra un iPad 400 euro per guardare Netflix o rispondere a qualche email, un iPhone pieghevole potrebbe bastare e avanzare.
Quello che stiamo vedendo è un cambiamento lento, ma inesorabile. Il futuro dell’iPad non è scritto nella pietra, ma se l’iPhone pieghevole dovesse dimostrarsi davvero versatile e accessibile, Apple si troverà di fronte a un bivio.
Da una parte, continuare a spingere sull’iPad come “tablet puro”, magari con funzioni sempre più professionali. Dall’altra, lasciare che i foldable prendano spazio anche nei territori che un tempo erano esclusiva dell’iPad.
Steve Jobs aveva ragione: il “terzo dispositivo” ha senso solo se fa meglio alcune cose rispetto agli altri due. Ma oggi, smartphone e laptop hanno colmato molte delle lacune. E se l’iPhone pieghevole riuscirà a fare entrambe le cose in uno, allora sì, l’iPad dovrà reinventarsi. O farsi da parte.
Cosa ne pensate?
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