“Mole – Quest for Terracore Gem”: recensione di un simpatico Dig Game

“Mole – Quest for Terracore Gem” è un simpatico Dig Game che diverte senza pretese.

“Mole –  Quest for Terracore Gem” è un Dig Game decisamente carino che si va ad aggiungere agli ottimi “I Dig It”, “I Dig It 2: Expeditions” e “California Gold Rush”. Rispetto a questi altri titoli “Mole – Quest for Terracore Gem” ha un’impostazione leggermente meno complessa ma non per questo disprezzabile. L’obiettivo del gioco è quello di esplorare le profondità della terra alla ricerca di gemme e metalli preziosi, nella speranza di trovare anche la leggendaria Terracore Gem.

Graficamente parlando “Mole – Quest for Terracore Gem” si attesta su livelli più che accettabili. Il gioco è abbastanza colorato e fluido, tuttavia non presenta una definizione impeccabile ne un numero elevatissimo di dettagli. Diciamo che siamo leggermente oltre la sufficienza. Il sonoro bene o male si attesta sui medesimi livelli della grafica, accompagnando l’azione in maniera da risultare ne invadente ne coinvolgente.

Nel complesso quindi ci troviamo di fronte ad un comparto tecnico senza infamia ne lode. Volendo comunque paragonarlo ai vari “I Dig it”, “I Dig It 2: Expeditions” e “California Gold Rush” ci troviamo di fronte ad un titolo immensamente più povero e meno attraente (graficamente parlando), anche perchè “I Dig It” e “I Dig It 2: Expeditions” possono vantare una grafica che per il genere di appartenenza è difficilmente superabile (almeno su iPhone).

Per quanto concerne il Gameplay ci troviamo di fronte ad una gradita novità nel campo dei Dig Game: a differenza degli altri giochi di questo tipo in cui scaverete la terra a moduli, come se fosse suddivisa da una griglia invisibile (in “I Dig It” e “I Dig It: Expeditions questa caratteristica è camuffata abbastanza bene ma comunque anche in questi giochi il terreno di gioco è suddiviso in moduli), qui avremo totale libertà di movimento, potendo scavare anche in diagonale (oltre che ovviamente nelle classiche direzioni Nord, Sud, Ovest, Est). Questa caratteristica conferisce a “Mole – Quest for Terracore Gem” un senso di libertà davvero notevole.

La struttura di gioco è quella classica di questo tipo di giochi: dovremo scavare nelle profondità della terra alla ricerca di gemme e metalli preziosi; più andremo in profondità più il terreno sarà difficile da scavare e la nostra riserva di ossigeno diminuirà gradualmente obbligandoci a gestire con saggezza il tempo a nostra disposizione. Per agevolare la nostra missione potremo acquistare potenziamenti (nel negozio visitabile tra una sessione di scavo e l’altra) che andranno a migliorare la prestanza de: il nostro piccone, il nostro radar, la nostra riserva di ossigeno e la potenza delle nostre  dinamiti.

Interessante la possibilità (in seguito al ritrovamento di grandi trivelle nei vari livelli di terreno) di poter arrivare direttamente ad un grado più profondo di terreno senza dover ogni volta scavare fino a quel punto (con conseguente risparmio di ossigeno); questa caratteristica evita anche la frustrazione derivante dal dover passare ogni volta per livelli di terreno che ormai non ci sono più utili.

Rispetto agli altri giochi di questo tipo il Radar è leggermente diverso: non rivelerà infatti continuamente tutte le gemme che entreranno all’interno della portata del suo raggio, ma rivelerà gli elementi che ci circondano in seguito all’emissione di impulsi (che diventeranno più frequenti man mano che lo potenzieremo). Questa caratteristica particolare può rivelarsi irritante visto che spesso capita che una gemma venga rivelata pochi istanti dopo il nostro passaggio e che per essere raccolta richieda quindi di ritornarci sopra (difetto che diventa oltre che irritante anche implausibile quando la una gemma rivelata in maniera postuma si trova direttamente sul tunnel da noi appena scavato).

Altra caratteristica piuttosto fastidiosa è l’assenza di un virtual pad per il movimento: se da un lato il toccare un punto per far muovere il nostro personaggio funziona benissimo e senza controindicazioni per quel che riguarda la fase di scavo e di discesa, non si può dire altrettanto per quanto riguarda la fase di risalita, durante la quale toccando lo schermo verso l’alto copriremo con la mano parte della visuale di gioco.

Gameplay scarso quindi? No, anzi, nonostante i sopraccitati difetti l’azione risulta infatti molto più frenetica e veloce rispetto ad altri titoli del genere. è possibile fare una partita al volo senza perdere l’orientamento cosa che ad esempio in “I Dig It 2: Expeditions” è impossibile fare data la complessità dei livelli.

In termini contenutistici abbiamo: 4 potenziamenti per piccone, riserva d’aria, dinamiti, radar più un potenziamento finale non acquistabile, ma sbloccabile scavando nel livello più profondo di terreno; sistema di achievements; Leaderboards online e collegamento diretto a Twitter; un livello sempre diverso dal momento che la dispozione delle gemme è generata casualmente ogni volta.

Per quel che riguarda la longevità siamo di fronte quindi ad un titolo discreto: sbloccare tutto può richiedere abbastanza tempo ma comunque la presenza di un unico livello (benchè diverso ogni volta) può risultare far risultare il gioco ripetitivo.

Nel complesso “Mole – Quest for Terracore Gem” risulta un gioco godibile e fruibile sia nell’ottica di una partita mordi e fuggi che nel caso di una sessione di gioco più lunga. I difetti presenti limitano di molto il giudizio globale che avrebbe potuto essere molto più alto. Gli appassionati del genere possono considerare l’acquisto valido a patto che sian disposti a giocare un prodotto molto più semplice e meno complesso dei mostri sacri del genere su iPhone quali “I Dig It”, “I Dig It 2: Expeditions” e “California God Rush”.

VOTI


GRAFICA: 6 +

SONORO: 6 +

GIOCABILITà: 7

LONGEVITà: 7

COMPATIBILITà CON IPHONE: 8


TOTALE: 6/7

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