FTC: indagini contro Apple sull’assenza di Flash nei dispositivi Apple

La società di Cupertino potrebbe presto essere indagata dalla FTC statunitense per quanto riguarda la volontà di Apple di non supportare il Flash player di Adobe su iPhone, iPod Touch e iPad. Ciò potrebbe anche essere motivato dal fatto che la stessa FTC ha rifiutato l’accesso di Apple alle oltre 200 pagine di documentazione contro la Mela presentate da Adobe.

La FTC ha giustificato tale scelta dichiarando che questo potrebbe interferire con le indagini di corso e peggiorare di molto la situazione.:

Abbiamo 189 pagine di responso, tutte esenti dalla richiesta di divulgazione FOIA. Questi documenti sono esenti perché è ragionevole ritenere che la divulgazione dei documenti potrebbe interferire con lo svolgimento della attività della commissione di inchiesta.

Ricordiamo cosa aveva detto nel mese di aprile il CEO Steve Jobs:

Ci siamo già passati, l’adozione di strati intermedi tra la piattaforma ed il codice dello sviluppatore alla fine produce applicazioni al di sotto degli standard ed ostacola il progresso della piattaforma.

[…]

Se gli sviluppatori crescessero dipendentemente a librerie e strumenti di terze parti, trarrebbero vantaggio dalle migliorie della piattaforma solo quando queste fossero adottate dai framework terzi. Non possiamo lasciar decidere a terzi se e quando mettere a disposizione nostre funzionalità agli sviluppatori.

Ma perchè Apple non vuole il Flash nell’iPhone? Come la Mela ha ribadito più volte, il player di Adobe non è pronto per essere implementato in iOS, per motivi di sicurezza e di performance generali (richiesta esccessiva di risorse e consumo spropositato della batteria).

Inoltre sembra che gli altri produttori di smartphone stiano dando ragione ad Apple. RIM, produttrice dei BlackBerry, ha deciso di privare il nuovo BB Torch 9800 di Flash; anche Palm si è dimostrata scettica sull’introduzione di FL nel suo WebOS. Entrambe le aziende hanno però chiarito le proprie posizioni, affermando di continuare ad essere in buoni rapporti con Adobe.

Staremo a vedere, ma la faccenda sembra non faccia altro che complicarsi ulteriormente.

[Fonte]

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