Organizzazioni non-profit contro il divieto imposto da Apple per le applicazioni “tap-to-donate”

Il clima che si è venuto a creare nel mondo delle organizzazioni no-profit nei confronti di Apple è, attualmente, teso. Il motivo di tale tensione risiede nel fatto che Apple ha vietato che su App Store vengano pubblicate le cosiddette applicazioni tap-to-donate, cioè applicazioni grazie alla quali è possibile effettuare una donazione direttamente dall’app stessa, semplicemente eseguendo alcuni tap.

La notizia è stata recentemente riportata da TUAW (il quale cita a sua volta come fonte un articolo del New York Times). Essa descrive un clima di tensione che si è venuto a instaurare tra alcune organizzazioni non-profit ed Apple a seguito del divieto precedentemente descritto.

Sono diverse, infatti, le organizzazioni non-profit che possiedono la loro applicazione su App Store. Nessuna di essere permette però di effettuare donazioni in modo diretto, cioè rimanendo all’interno dell’applicazione stessa.

Per effettuare una donazione è per forza necessario uscire dall’app, visitare una specifica pagina Web ed infine compilare i numerosi dati richiesti al momento dell’effettiva donazione. Il sistema risulta essere pertanto piuttosto macchinoso, in opposizione con la semplicità e l’immediatezza propria dei software che operano sull’Apple iOS.

Le organizzazioni contestano questa mancata possibilità. A detta loro, questo sistema influisce negativamente sull’utente, il quale si ritrova costretto a dover effettuare complesse operazioni tramite il Web per effettuare una semplice donazione.

Al momento, non risultano chiare le motivazioni che hanno portato Apple a prendere la decisione di applicare questo divieto. Cosa pensate riguardo alla vicenda? Credete che la strada intrapresa da Apple sia quella corretta o sia al contrario sbagliata? Vi ricordiamo che potete esprimere le vostre considerazioni commentando di seguito.

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