Stasera ci siamo stupiti tutti nel vedere un acciaccato ma sempre pimpante Steve Jobs, presentare con lo stile di sempre il nuovo iPad 2, l’ultima geniale “creazione” del suo lungo operato in Apple. I passi sopra il palco, forse influenzati dai tanti rumors sulla sua malattia, ci sono sembrati più affaticati e precari, ma solo per la sua sempre più evidente magrezza. Non importa. Siamo così contenti di averlo visto ancora guidare il classico keynote che possiamo solo dargli una pacca virtuale sulle spalle e dirgli ancora una volta “Sei grande Steve”
Nelle ultime settimane non si contano più le voci giunte a tutte le redazioni di blog, giornali e tv riguardanti la fine imminente di Steve Jobs. Alcune di queste fondate, altre molto meno. Che il CEO di Apple non stia bene lo sappiamo ormai da qualche anno e non a caso lo abbiamo visto dimagrire mese dopo mese fino a diventare lo “stecchino” di ora. Tuttavia, come più volte ripetuto, dobbiamo smettere di pensare a lui solo come un malato terminale, primo perchè nessuno sa, a parte lui e pochi altri, quale sia la vera situazione del suo fisico debilitato. Secondo perchè nonostante tutti i suoi problemi, Steve Jobs per primo ci ha dimostrato, oggi ancora una volta, cosa vuol dire credere nel proprio lavoro, nelle proprie passioni, nel proprio operato quotidiano.
“Un vero condottiero non vede mai il tramonto” diceva qualcuno e queste parole devono essere cementate nella mente di colui che, negli anni, ha dato tutto, ma proprio tutto se stesso nel rilancio e nell’affermazione di una delle aziende più amate al mondo, la Apple appunto.
Oggi guardandolo muoversi, gesticolare, sorridere e fare le giuste pause mentre con un magnetismo incredibile ci svelava tutte le novità del nuovo tablet targato Apple, ho avuto un’illuminazione: se Steve Jobs guarirà ancora una volta e ancora una volta spegnerà l’aureola viola che tutti sembrano avergli già acceso sopra la testa, forse capirà che è il momento di mettersi da parte nel lavoro quotidiano della sua azienda.
Ma avrebbe ancora una chance però per essere idolatrato anche più di adesso: apparire in pubblico solo e soltanto durante i keynote di presentazione dei nuovi prodotti. Vederlo 2 volte l’anno diventerebbe un appuntamento imperdibile per tutti i suoi ammiratori e i Keynote, per Apple, diventerebbero un vero e proprio momento solenne durante i quali fermarsi e dare la voce al suo mentore, alla sua icona più grande.
“Steve Jobs compie oggi 70 anni e con la gioia e lo spirito di sempre ha presentato al mondo l’iTime, l’incredibile dispositivo che fa rivivere a chi lo usa, i migliori momenti della propria vita in un travolgente mix di immagini e video, scavando tra i ricordi perduti della mente”
Che bello sarebbe sentire, tra un po’ di anni, un annuncio del genere eh? Certo, ora è solo la mia fantasia a viaggiare, ma questa mia immaginaria proiezione del futuro vuole essere solo l’ennesimo in bocca al lupo a un 56enne che ha ancora così tante cose da fare e da dirci, che sono convinto riuscirà a superare anche quest’altro delicato momento.
D’altronde pensateci: Steve Jobs lontano da Apple, godendosi il riposo e il giusto riguardo alla propria salute, seguendo da vicino soltanto le decisioni più importanti e presenziando, puntuale e in forma ottimale, i keynote ufficiali, seguiti dal mondo intero.
Apple sta percorrendo una strada che in 20 anni la porterà a superare definitivamente Microsoft e a riprendersi, finalmente, e con gli interessi, il predominio mondiale del mercato Pc e Mobile. Sarebbe bello se, il giorno che questo sogno si avvererà, ci possa essere ancora il vecchio caro Steve a raccontarcelo.
Bentornato Steve! Ora un lungo riposo e ci rivediamo a giugno per il prossimo Keynote dedicato al lancio di iPhone 5!