Kami Retro: un cocktail di cubetti impazziti – la recensione di iPhoneItalia

Kami Retro è un gioco curioso. E’ fatto con un tale pot puorri di elementi che già al primo sguardo lascia interdetti, e ci si chiede come abbiano fatto così tanto cose diverse a finire li, in quell’unico gioco, e a risultare così ben amalgamate nella loro diversità. Dalla grafica al gameplay, tutto in Kami Retro è decisamente dissonante.
Ad un primo sguardo Kami Retro è un gioco di difficile definizione. Un platform? Non proprio. Un physic puzzle? Si, ma con elementi platform. E la grafica è in 3d? Si, ma si sforza di sembrare in 2D. Il personaggio è uno solo? Si, ma è clonato. Insomma, un bel casino: per fortuna è molto più difficile parlarne che non giocarci, e basta qualche partita per capire la cosa più importante. Kami Retro è un gioco originale, e decisamente divertente.

Lo scopo del gioco è portare un omino con bandana in testa alla fine di un percorso. Questo omino compare da un botola verde, e deve essere spedito in una botola rossa, ma come ogni bravo “lemming” è capace solo di camminare diritto e sul suo percorso incontra degli ostacoli: è necessario l’intervento del giocatore per farlo saltare al momento giusto e al posto giusto, o per farlo girare, in modo da fargli evitare pietose cadute dentro pozzi d’acqua, pozzi di aculei, pozzi di teschi etc. I controlli sono molto semplici, con un tocco verso l’alto l’omino salta e con un tocco in orizzontale cambia direzione: solo che a complicare il gioco arriva un piccolo dettaglio. L’omino compare in ogni schema in quattro diverse “istanze”, e tutte vanno portate fino alla porta di uscita del livello. Quindi mentre il primo omino finisce di saltare ecco che balza in scena il secondo, a cui va prestata attenzione: il gioco insomma richiede di controllare diversi lemming, in multitasking.

In realtà basta salvare un solo personaggio per concludere il livello e passare al successivo, ma per totalizzare dei buoni punteggi e ricevere una valutazione a tre stelle occorre cercare di salvare quanti più cloni possibili, e di accalappiare con ognuno di loro il maggior numero di stelline grandi e piccole, disseminate per il livello.

Se Kami Retro retro fosse tutto qui, si tratterebbe insomma di un platform tutto sommato abbastanza normale… ma il gioco inserisce parecchi elementi puzzle, perchè prima di far partire ogni livello occorre preparare la strada alle diverse istanze del protagonista, disponendo in giro per lo schema degli elementi quali ventilatori, trampolini e molle, ed intervenendo su leve e bottoni nel momento adatto. Una volta preparata una “strada” plausibile, un tocco sulla botola verde fa arrivare il primo clone: ma spesso servono numerosi collaudi del percorso prima di trovare una soluzione soddisfacente. Inoltre non basta costruire una strada percorribile: occorre tener presente la venuta degli altri gioppini, e preparare il percorso in modo da poter agire in multitasking e non trovarsi a doverli far saltare tutti nello stesso momento.

Insomma il gameplay di Kami Retro è davvero un miscuglio interessante: per essere un puzzle ha davvero una bella componente di azione e viceversa, non lo si può chiamare platform senza ricordarsi che ci vuole una notevole strategia per terminare ogni livello. E anche una buona dose di tentativi. La longevità del gioco è decisamente su ottimi livelli: ognuno dei sei diversi mondi di gioco è composto da 12 schemi, più uno schema bonus finale chiamato Star Runner, dove si devono collezionare quante più stelle possibili correndo in giro per uno schema. Inoltre il gioco sfrutta il classico meccanismo della valutazione in stelline, già visto in puzzle tipo Angry Birds: se è vero che finire uno schema spesso non è troppo difficile, per ottenere tre stellette ci si deve dare parecchio da fare e spesso serviranno parecchi tentativi.
I mondi vengono sbloccati in base al numero di stelle ottenute, quindi se si rimane “bloccati” in un livello è comunque possibile tentare di arrivare al mondo successivo, cercando di totalizzare dei punteggi migliori negli schemi già risolti.

La grafica e le musiche del gioco sono tutte davvero molto, molto curate. L’aspetto visivo in particolare è decisamene affascinante: gli sviluppatori hanno ricreato il classico mondo 2d dei platform 16bit, ma invece di ricorrere alla pixel art hanno usato il 3D! Ed ecco che con colori squillantissimi e un feeling assolutamente unico prende vita un mondo di cubetti impazziti ed in perpetuo movimento: il gioco è nitidissimo, pare scolpito nei cubetti del lego ed è qualcosa di decisamente non ancora visto sull’App Store.

Kami Retro è in sostanza un gigantesco cocktail di elementi diversi: riesce a stupire e sorprendere portando delle innovazioni interessanti in generi totalmente diversi tra di loro. E riesce ad incantare con uno stile unico, carico e luminoso. Con il suo gameplay semplice, i suoi livelli rapidi  e il suo aspetto accattivante Kami Retro è un re nella categoria casul gaming: non è certo uno di quei titoli profondi e sconcertanti che entrano nel cuore, non ha una storia e non ha uno sviluppo, ma per una partita veloce e divertente non troverete molti altri giochi a questo livello. Kami Retro è un gioco da non perdere, e non solo per gli amanti dei puzzle: richiede una bella dose di riflessi pronti e di abilità e può tranquillamente essere apprezzato anche da quei giocatori che cercano un po’ di azione in più. Kami Retro in realtà va davvero oltre i generi e gli stili: è un gioco da provare, un’esperienza nuova, adatta davvero a tutti.

Kami Retro è disponibile su App Store a 1,59 €.

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