Shake Spears è un gioco bizzarro, ed è difficile paragonarlo a qualcosa d’altro: il genere “simulatore di tornei medioevali” non è esattamente diffuso su App Store, e qualche ragione forse ci sarà: fare un gioco remotamente divertente su questo tema non è facile. Shake Spears riesce, oppure finisce a pestare l’armatura nella sabbia?
Al di là dell’entusiasmo iniziale per il titolo del gioco, assolutamente delirante, non posso negare di non avere avuto molta aspettativa per questo titolo. Nella mia ricerca di giochi originali mi imbatto sempre più spesso in titoli che, nella loro originalità, finiscono per diventare scarsamente giocabilità. Eppure dopo il primo impatto, questo titolo mi ha favorevolmente impressionata. Apparentemente semplicistico, Shake Spears introduce elementi di strategia e innalza gradualmente il livello di difficoltà, rendendosi sempre più interessante ad ogni nuovo castello.
Alla base di ogni scontro c’è una meccanica molto semplice. Il giocatore parte sempre da sinistra, il suo avversario da destra. Trascinando il pollice lungo il lato destro dello schermo si regola l’inclinazione della propria lancia, mentre sul lato sinistro si controlla lo scudo. Ovviamente dobbiamo cercare di colpire l’altro cavaliere là dove non può difendersi, e usare il nostro scudo per difenderci là dove lui ci andrà a colpire. Ogni scontro avviene in chi secondi e ci vuole quindi una certa velocità per capire come posizionarsi, ma non solo: andando avanti nei tornire capiterà sempre più spesso di trovare avversari molto veloci, che spostano all’ultimo istante la lancia e lo scudo, e con i quali si dovrà fare i conti.
Ogni castello sulla mappa è suddiviso in una serie 5 scontri, che vanno affrontati in ordine. Essere sconfitti vuole dire ricominciare dal primo, e per ogni scontro vinto si ottiene la solita valutazione in stellette e un premio in denaro. Il denaro può essere speso in due modalità distinte: potenziando la nostra armatura (che comprende anche la lancia e la salute globale dell’eroe), oppure al negozio di magia. Qui troviamo 4 diverse categorie di abilità speciali: Cavaliere, Meccanico, Stregone ed Alchimista, ciascuna delle quali può essere sbloccata ed equipaggiata nella parte in basso dello schermo. Usare la corretta abilità nel momento giusto è vitale per assicurarsi una vittoria, e anche in questo caso occorre farlo velocemente, perché il tempo per prepararsi prima dello scontro è davvero poco.
I tempi serrati degli scontri, e la dinamica di questi sono decisamente divertenti e ben realizzati: le armature subiscono dei danni realistici a seconda di come vengono colpite, e i pezzi saltano via, esponendo parti del corpo differenti all’impatto con la lancia nemica, il turno successivo. Il gameplay punta tutto sulla velocità: per distruggere certi cavalieri bastano pochi secondi, per altri servono anche 4-5 scontri, ma gli scontri sono sempre brevissimi, e tutto si decide, come in un vero torneo, in pochi gesti messi a punto negli ultimi attimi prima dell’impatto. Se i primi scontri sono così facili da risultare quasi banali, il livello di difficoltà aumenta a partire dal terzo castello, e i nemici iniziano ad usare a loro volta abilità speciali di vario tipo, che ci costringono ad un attento contropiede. Con 20 castelli nemici divisi in 4 diverse ambientazioni, la longevità del gioco è discreta, anche se occorre dire che una volta terminato lo stimolo per riprenderlo in mano è virtualmente inesistente.
La presentazione grafica di Shake Spears è quella tipica di un gioco Alawar: curata e ben fatta, anche se piuttosto impersonale. E il limite principale del gioco è tutto nella presentazione. Un gioco simile avrebbe potuto grondare ironia da ogni poro: non solo per il tema, ma anche per le abilità (che sono tutte abbastanza comiche) e per il trattamento dei danni e degli impatti. E’ davvero un peccato che la scelta sia stata quella di rendere tutto graziosamente generico: il nostro eroe non si può personalizzare in alcun modo, i personaggi avversari sono tutti uguali, i castelli stessi, all’interno di ogni zona, si differenziamo solo per il nome. Viene quasi spontaneo pensare ad un titolo, di genere completamente diverso, Highborn, che ha però magistralmente trattato il genere fantasy, con ironia, una leggerezza e un genio che su App Store si vedono di rado. Peccato non aver fatto qualcosa del genere anche qui: se Shake Spears fosse stato originale nella sua presentazione quanto lo è nel gameplay si sarebbe trattato di un vero e proprio fuoriclasse.
Shake Spears è un gioco decisamente particolare, ma divertente e ben congegnato. La sua immediatezza lo rende facile da imparare e abbastanza casual da adattarsi a qualche partita veloce, anche se difficilmente terrà impegnato un giocatore per più di qualche ora. Se siete alla ricerca di un gioco di combattimenti un po’ diverso dal solito, potrebbe essere il titolo perfetto per voi.
Shake Spears è disponibile su App Store a 0,79 € o in versione lite, gratuita