Il mondo videoludico non è, purtroppo, nuovo a notizie di questo genere. Spesso, anche troppo, si sentono denunce come quella che vi stiamo per raccontare. E’ successo di recente al Team Bondi, creatore di L.A Noire, succede adesso anche in casa Gameloft, accusata di imporre condizioni di lavoro disumane ai propri dipendenti.
Si chiama Glenn Watson ed è un ex dipendente Gameloft. Ecco la sua dura verità:
Qualche settimana ho lavorato anche dalle 100 alle 120 ore iniziando il turno alle alle 9:30 AM, e facendo rientro a casa solo alle 2:30 AM, e ricominciando a lavorare il giorno dopo alle 8:30. Ci sono state altre volte in cui sono stato richiamato in ufficio alle 11:30 PM dallo studio producer, e in cui sono tornato a casa sempre alle 2:30 AM. Altre volte ho lavorato per 4 settimane consecutive con turni da 14 ore, inclusi i weekend e così ho realizzato che dovevo dimettermi
Lo stesso Glenn ha spiegato che anche i lavoratori più esperti, dopo turni di lavoro così massacranti, iniziavano a commettere errori da principianti, e che dopo una prima denuncia per tali condizioni, la compagnia ha risposto che c’erano scadenze da dover rispettare ad ogni costo.
Queste sono le accuse, che vanno tutte provate. Attendiamo delle risposte ufficiali da parte di Gameloft.
via games.on