Tiny Fish è un tilt-game decisamente semplice che ha dalla sua parte un nome che ricorda Tiny Bird e un gameplay immediato che pur non essendo particolarmente originale riesce a garantire qualche minuto di divertimento, essenzialmente grazie ad una certa varietà nel gameplay.
Alla base di Tiny Fish sta la semplice inclinazione del dispositivo: il piccolo pesce bianco e rosso da cui il gioco prende il nome si controlla infatti grazie all’accelerometro del proprio iPhone, che può essere calibrato in diverse configurazioni. I controlli rispondono in maniera abbastanza buona anche se il pesce sembra muoversi un po’ troppo lentamente e la sua accelerazione è decisamente limitata: una caratteristica che aiuta ad essere precisi, ma rende i primi livelli di gioco abbastanza noiosi.
All’inizio di ogni livello di gioco il nostro pesce nuota in una vasca piena d’acqua: ma purtroppo non è solo. Attorno a lui ci sono infatti un sacco di ricci di mare, che gli infliggono danni se entrano in contatto con lui. Evitarli è quindi fondamentale, ma in aggiunta a questo ogni livello di gioco propone un obiettivo differente: rimanere in vita per un certo lasso di tempo, collezionare un certo livello di energia (rappresentata da delle sfere bianche e arancioni, in giro per lo schermo), raggiungere un certo numero di anelli segnaposto. Questa varietà fa si che il gioco sia un po’ differente ad ogni livello che si affronta, ed è senza dubbio la caratteristica più positiva del gioco.
Al raggiungimento dell’obbiettivo si ottiene inoltre una valutazione in stellette, assegnate in base ad un secondo parametro: il minor tempo possibile, in certi casi; l’energia rimasta al pesce, in altri. Questo tipo di valutazione fa si che ogni livello vada affrontato con una strategia leggermente differente, ed è un peccato che questo aspetto del gioco non sia stato ulteriormente approfondito. Il parametro di valutazione diventa chiaro solo alla conclusione del livello, e non è apertamente esplicitato come si ottengano 3 stelle.
Non che questo sia un problema: i venti livelli di gioco disponibili al momento della recensione, si finiscono in un attimo, e per ottenere il massimo del punteggio raramente serve un secondo tentativo. E qui arriva il problema principale del gioco: Tiny Fish è delizioso, ma offre davvero troppo poco. L’idea di offrire un po’ di varietà al rigido canovaccio del dodge-game basato sul tilt è ottima, ma la curva di difficoltà è talmente bassa da far sembrare il primo mondo di gioco quasi un tutorial, mentre il secondo offre, a sua volta ben pochi stimoli.
Mentre i ricci di mare continuano ad aumentare, compaiono in gioco anche dei pesci “cattivi” che ci inseguono per tutto lo schermo e cercano di infliggerci danni. Inoltre il pesce perde continuamente energia se non si assorbono lo sfere colorate disseminate nel livello, che a loro volta diventano sempre meno. Eppure Tiny Fish rimane comunque troppo facile. I due mondi a disposizione offrono entrambi una modalità Arcade, in cui si deve cercare di rimanere vivi il più a lungo possibile, mentre le difficoltà continuano ad aumentare: eppure anche qui la curva di difficoltà passa in maniera un po’ troppo brusca dallo stadio “noia” a quello “morte immediata”, con uno stadio “divertimento” un po’ troppo limitato nel tempo.
Tiny Fish è un titolo promettente, anche se allo stato attuale i contenuti offerti sono un po’ pochi. Si tratta di un gioco forse più adatto ad un pubblico molto giovane che a degli adulti, ma è comunque un peccato che non sia offerto un maggior livello di difficoltà, mentre futuri aggiornamenti promettono nuovi mondi e nuovi livelli di gioco. Speriamo che questo titolo non venga trascurato e il futuro gli riservi qualche necessaria miglioria.
Tiny Fish è un’applicazione universale disponibile su App Store a 0,79 €