Mega Bad è uno di quei giochi così semplici e immediati che, apparentemente, non vale (quasi) la pena recensirli: si tratta di un dodge game basato sul tilt (vale a dire: un gioco dove si deve inclinare il dispositivo per evitare i nemici), con qualche elemento di contrattacco, in stile Tilt To Live. Quindi perchè parlarne, che cosa lo contraddistingue? L’ironia tutta nerd delle sue ambientazioni, e l’elevata qualità tecnica della realizzazione, che rendono Mega Bad un gioiellino, nel suo genere.
A dispetto del titolo, l’eroe di Mega Bad non sembra molto cattivo: è una pallina gommosa rossa, con un’espressione preoccupata. E comprensibilmente: è difficile conservare la propria serenità in ambienti dove ci viene tirato addosso di tutto… ed è proprio questo quello che succede al nostro piccolo eroe. All’interno di ogni scenario, non solo ci sono numerosi proiettili di diversa foggia che roteano in giro in ogni direzione: a movimentare ulteriormente le cose compaiono, di tanto in tanto, dei nemici veri e propri, che ci attaccano in ogni maniera possibile. E poi danno anche del cattivo a lui, alla povera palletta rossa! Per fortuna però la palletta può contrattaccare e non è solo un’inerte polpettina senza intraprendenza. Con una dinamica che ricalca in maniera abbastanza precisa la formula di Tilt To Live, di tanto in tanto compaiono in giro per lo schermo dei power-up: raccogliendoli si avrà a propria disposizione un attacco, con cui cercare di abbattere l’avversario.
Per sconfiggere il “buono” (perchè i cattivi qui siamo noi, a quanto pare!) dovremo cercare di prendere il power up giusto nel momento più adatto. I power up del gioco sono infatti di vario tipo: alcuni rallentano i movimenti nemici, altri velocizzano i nostri, altri ancora ci rendono invincibili agli attacchi. Ma solo uno fa si che si possa contrattaccare: quando lo si raccoglie si hanno infatti pochi secondi per direzionare un colpo, che poi parte in automatico, travolgendo tutto quello che incontra. Occorre un certo tempismo per arraffare il power-up, dribblando tutti gli altri proiettili e mettendosi poi in posizione per colpire il nemico, senza subire danni… Ma non solo: l’utilizzo dei power up richiede anche un po’ di strategia: questi non spariscono, ma una volta raccolti entrano subito in funzione. Insomma, non è possibile “metterli da parte”: bisogna capire quale è il momento giusto per prenderli, senza consumarli in anticipo. E’ inutile raccogliere uno scudo protettivo, quando non si è ancora consumato il proprio; inutile prendere un power-up per colpire, se non ci sono nemici in campo.
Il gioco, alla fine, è tutto qui: eppure la cura tecnica ed il concept di questo gioco sono tali da farlo notare, anche tra la miriade di titoli simili. Gli scenari a disposizione al momento sono solo due: “The Legend of Selma” e “Stars Brawl”, e sono entrambi straripanti di ironia e fanatismo. “The Legend of Selma” vede il nostro eroe su un prato verde, intento ad evitare frecce, boomerang e scintille vitali, mentre di tanto in tanto entra in scena… chi, se non Link? E per di più armato della sua arma più temibile: un pesce morto, con cui esegue il famoso attacco roteante, in maniera a dire il vero piuttosto goffa.
Il secondo scenario invece ci porta sulla Morte Nera di Guerre Stellari e il nemico da sconfiggere è nientemeno che il grande Maestro Yoda… che salta come un canguro e ci butta addosso spade laser di ogni forma e colore.
Mega Bad, lo ripetiamo, è davvero un gioco banalissimo. Eppure è difficile non sorridere davanti a Link, con il suo gigantesco pesce roteante! Peccato solo che i contenuti di gioco al momento siano davvero scarsi: solo due ambientazioni differenti, per un gioco che punta tutto sull’ironia e sull’originalità degli scenari, sono davvero poche e finiscono per stancare subito. Per movimentare un po’ le cose, il gioco implementa una sua valuta interna, che si può conquistare giocando (o, al solito, tramite in-app purchase). Questa può essere spesa per sbloccare potenziamenti dei power up, oppure nuovi “vestiti” per la nostra bolla di ciccia rossa, ovviamente uno più goffo dell’altro: il protagonista potrà diventare un assaltatore imperiale o una pecora, a nostra scelta, sborsando una bella sommetta di punti. L’idea è interessante anche se non molto approfondita: i vestiti, per esempio, hanno valore solo cosmetico e non cambiano minimamente la performance dell’eroe.
Mega Bad è, in conclusione, un gioco un po’ limitato: quello che offre (due sole ambientazioni e qualche cambio d’abito per il protagonista) non è molto, soprattutto per un titolo di questo tipo, che sembra voler puntare tutto sulle proprie ambientazioni e sulle citazioni da nerd incalliti in esse presenti. Per fortuna è tutto fatto in maniera così divertente da far dimenticare anche la brevità… almeno in attesa di nuovi aggiornamenti!
Mega Bad è disponibile su App Store a 0,79 €