Silverfish: il successo della semplicità – la recensione di iPhoneItalia

Dopo aver mietuto un successo di critica e di pubblico veramente notevole per un prodotto indipendente di questo tipo Silverfish, ottiene finalmente una versione iPad. Ne abbiamo approfittato per recenirlo, cercando di capire come fa un gioco apparentemente così immediato a conquistarsi una media di 83 su Metacritic…

Silverfish è stato definito un “avoid’em up”: lo scopo del gioco è evitare i nemici per rimanere in vita, pilotando con la massima precisione possibile la propria navicella. Semplice? Senza dubbio, ma grazie a 4 diverse modalità di gioco, due sistemi di controllo diversi e una meravigliosa giocabilità, questo gioco immediato riesce a farsi subito strada nel cuore di ogni amante dei giochi arcade.


In Silverfish si guida una bizzarra navetta che deve evitare di andare a collidere con esseri che ricordano parecchio dei pesci. L’ambientazione del gioco richiama molto un brodo primordiale, o plancton di qualche tipo: ma no, nulla a che vedere con le atmosfere rilassanti di classici come Electroplankton. Silverfish è pura adrenalina: la propria navicella guizza instancabilmente e tutto il gioco si conduce sul filo del rasoio. Bisogna evitare gli altri pesci, è vero, ma occorre stare loro abbastanza vicini da polverizzarli al momento giusto, quando si trova l’apposita carica di “dinamite” (i Power Pods). Raccogliere questa specie di power up rilascia infatti una specie di onda d’urto che polverizza i nemici… ma solo quelli più vicini, che lasciano alle loro spalle dei punti luminosi che costituiscono dei moltiplicatori di punteggio.
Insomma: in Silverfish bisogna saper rischiare. Giocare in maniera cauta, tenendosi sempre il più lontano possibile, non è possibile e non porta da nessuna parte. Inoltre la navicella dispone di una sua energia vitale, chiamata POW che si esaurisce nel tempo, e con il contatto dei nemici: per ripristinarla occorre inevitabilmente collezionare i Power Pods.
Collezionare i Power Pods fino a massimizzare il proprio livello di POW innesca un meccanismo che ricorda un po’ la celebre “pillola gialla” di Pacman e ci rende momentaneamente in grado di distruggere i nemici. E se questo non bastasse, le varie modalità di gioco dispongono spesso di attacchi speciali supplementari, disponibili in quantità limitata.

Questa ovviamente è solo la dinamica base: con quattro modalità di gioco differenti, le variazioni sul tema non mancano di certo. Le differenze, in realtà sono minime, ma sempre interessanti. Cambia la struttura dei nemici, la loro forma, il loro comportamento. Nella modalità Haste, per esempio, il plancton avversario è molto piccolo e si muove velocemente, guizzando in giro e creando un gameplay frenetico, mentre la nostra energia vitale si esaurisce molto velocemente. In quella Scavenger segue dei pattern più lenti e regolari, e la difficoltà del gioco è data dall’inevitabile esaurirsi del POW, che non può essere riprestinato. La modalità Onslaught invece è quella più arcade: si comincia con un numero limitato di vite, che si perdono entrando in contatto coi nemici. Qui non c’è energia POW e semplicemente si finisce quando queste si esauriscono.

Con due diverse modalità di controllo, il giocatore ha quasi l’imbarazzo della scelta: anche perchè entrambe funzionano meravigliosamente. In quella Flick la propria navicella si controlla con rapidi tocchi direzionali, mentre per i giocatori più tradizionali è sempre disponibile un praticissimo joystick virtuale, meravigliosamente performante.

Silverfish è davvero un gioco meraviglioso, che utilizza una serie di spunti non proprio originali per dare vita ad un titolo semplice ma di grande immediatezza, godibilissimo per partite brevi ma in grado di risucchiare moltissime ore di tempo. La sua grafia moderna e luminosa va a braccetto con una cura tecnica e realizzativa di primissimo ordine, per creare un’esperienza di gioco assolutamente coinvolgente.

Silverfish è disponibile su App Store a 1,59 €

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