Scribblenauts Remix è balzato su iOS di sorpresa: nessuno se lo aspettava. Vedere un titolo nato e pensato per Nintendo DS sugli schermi dei nostri iPhone è sempre una soddisfazione, soprattutto se è qualcosa di originale e particolarissimo come Scribblenauts. Diciamo subito che la conversione è perfettamente riuscita. Eppure, purtroppo, in questo caso manca qualcosa di fondamentale…
Uscito nell’ormai lontano 2009, Scribblenauts aveva fatto parecchio parlare di se e sebbene siano passati due anni densi di avvenimenti, ancora oggi si tratta di un’esperienza di gioco veramente particolare. Il protagonista, Maxwell, ha un quaderno magico: qualsiasi cosa lui scriva al suo interno diventa vera. Oggetti, animali, mezzi di trasporto, persone: basta scriverlo nel quaderno e appare magicamente davanti a noi. Con questo unico ausilio, Maxwell deve risolvere in ogni livello delle richieste specifiche, in una serie di puzzles assolutamente vari e sempre diversi: arrivare in certi punti dello schema, soddisfare certi requisiti, assolvere a certi compiti… o semplicemente, rimanere vivo!
La cosa impressionante di Scribblenauts, che ne ha decretato da subito il successo, è la ricchezza del suo lessico. In tempi ante-Siri sembrava impensabile che un semplice dispositivo capisse perfettamente così tante parole diverse (si dice, circa 30.000), ma non solo: sembrava impossibile che ci fosse in un gioco così tanta libertà di azione.
Ognuno dei puzzle di Scribblenauts lascia il giocatore completamente libero. Mettiamo che ci sia un corso d’acqua infestato da squali da attraversare: potrete costruire un ponte o usare una barca. Oppure un elicottero, o un petaso. Oppure usare uno squalo per mangiare i piranha. Le soluzioni sono quasi infinite e vanno tutte bene: basta attraversare il laghetto.
Oppure vi capiterà di dover arredare un’aula scolastica: potrete usare lavagne e gessetti, o studenti, o libri, o cartine, o insegnanti o atlanti medici.
Scribblenauts Remix è tutto questo: un puzzle game che lascia il giocatore perfettamente libero di risolvere ogni problema come vuole. Le strategie sono moltissime, e ciononostante il gioco non diventa mai troppo facile: le sue richieste sono decisamente impegnative. Cose tipo: “estinguete i dinosauri, senza usare armi di distruzione di massa O asteroidi”, tanto per fare un esempio. Più facile a dirsi che a farsi: spesso sarà necessario pensare in maniera parecchio laterale per risolvere gli enigmi. Inoltre il gioco offre dei punti supplementari per le soluzioni da lui ritenute particolarmente creative o originali, e ci sono degli achievement per premiare vari tipi di realizzazioni.
Il gioco presenta 5 differenti mondi, ciascuno composto da 10 livelli, per un totale di 50. 10 di questi sono originali per iOS, mentre gli altri vengono dai titoli per DS. Ogni schema è del tutto diverso da quelli precedenti, con mondi incentrati sugli aggettivi e altri più “di azione”: insomma la varietà non manca di certo. Nè si deve temere di rimanere bloccati: in ogni momento sono disponibili sempre almeno 2 o 3 livelli, e passandone uno se ne sbloccano diversi, in modo da garantire sempre più di una possibilità al giocatore. All’interno di ogni livello sono inoltre presenti dei suggerimenti successivi, che diventano disponibili man mano che passa il tempo: il gioco rimane quasi sempre molto ben bilanciato, e risulta intrigante senza mai precipitare nella frustrazione. Il level design poi è davvero magistrale: ogni livello riserva un sorriso e una sorpresa, ogni livello è un piccolo enigma che permette una serie di soluzioni differenti.
Anche la grafica è assolutamente incantevole: Maxwell e i personaggi che popolano il gioco sono animati come marionette e hanno una specie di tenera goffaggine che li rende tutti decisamente simpatici. I colori sono piatti e la semplicità regna sovrana, ma non manca mai una certa dose di ironia fiabesca e il gioco è permeato da una leggerezza e da un brio speciali.
Peccato che nella conversione siano andate perse alcune delle cose che rendevano il titolo originale così unico e speciale. Il titolo originale, per esempio aveva tutta una serie di incentivi per usare sempre nuove parole e per trovare sempre nuove combinazioni. Erano anche presenti diverse modalità di gioco, che garantivano uno stimolo maggiore al giocatore. Certo ogni livello può essere ripetuto finchè si vuole, alla ricerca di nuovi sistemi per superarlo: ma il gioco in se non fornisce nessun altro materiale, e finiti i 50 livelli si rimane un po’ spaesati. Manca l’editor di livelli (tragedia) e manca anche la svisa della ripetizione dei livelli usando ogni volta parole diversi, presente nei titoli originali ed in grado di fornire parecchia longevità in più. I controlli, inoltre, sono abbastanza imprecisi ma non erano proprio il massimo nemmeno nel gioco originale, e non si tratta comunque di un titolo d’azione, quindi pazienza.
Il problema è un altro: il gioco è tutto in inglese e a oggi non abbiamo annunci di una conversione in italiano. E questo, per un titolo di questo tipo, e in un paese come l’Italia è (purtroppo) un gravissimo limite: un gioco di parole come Scribblenauts Remix necessita di una localizzazione perfetta. In mancanza di questa il gioco rimane fantastico… per quanti hanno una conoscenza un minimo decente della lingua inglese e/o sono disposti a tenere sottomano un vocabolario.
Un altro problema è quello dei contenuti: 50 livelli non sono poi molti, e dopo qualche ora di gioco si finiscono. Mancano i contenuti extra che avevano reso il titolo originale così originale: costumi per Maxwell, fondali etc. E manca qualche livello originale in più, per ingolosire un po’ i possessori del titolo per DS.
Con questi limiti, Scribblenauts Remix resta un gioco assolutamente meraviglioso. Oltretutto è universale e con iCloud si può passare agevolmente da un device all’altro. E se il prezzo di partenza di 3,99 € vi pare eccessivo ricordate: per giocare a questa chicca, su DS, vi servirebbe 10 volte tanto. Per dire.