Avevo giurato di smetterla, che non ci sarei ricaduta. “Stavolta basta match-3, ho chiuso!”: invece, come la peggiore delle dipendenze, quando ho visto Candy Town ho di nuovo detto le parole infami: “Una partita sola!”. E in un minuto, era tutto come prima.
C’è qualcosa nella meccanica a prova di idiota di ogni match-3 che ha un appeal istantaneo sulla mia limitata intelligenza: questi giochi servono a svuotarsi ilc cervello da ogni pensiero, e dopo pochi minuti diventano una specie di istinto riflesso e si gioco pensando ad altro, basandosi solo sui meccanismi delle proprie dita. Candy Town è tutto questo, ed è ancora più immediato ed intuitivo grazie ad un sistema di controllo che, per una volta, è un po’ diverso dal solito.
Per differenziarsi dalla massa di match-3 che intasano l’App Store, Candy Town non usa solo una grafica tenerissima e zuccherosa: ha anche un gameplay che prende spunto a piene mani dai path-drawing e che si basa interamente su gestures. Candy Town vede delle file di torte di diverso colore scorrere verso l’alto e verso il basso. Per collegare gli elementi adiacenti tra di loro (rigorosamente un minimo di tre, ovviamente!) basta tracciare con il dito un percorso immaginario tra di loro per collegarli e farli sparire.
Ovviamente il tempo a disposizione è limitato, e bisogna riempire la barra in alto il più in fretta possibile. Inoltre nel gioco non mancano gli inevitabili power-ups, quali bombe che distruggono le torte circostanti o cubi di ghiaccio che ne congelano lo scorrimento. Nel frattempo le linee di dolci aumentano, dalle 3 iniziali, fino a 5, rendendo le combinazioni più difficili ma anche più “redditizie” in termini di punteggio. Insomma quanto usualmente presente nei match-3 classici c’è anche qui. La meccanica è quella di sempre, e l’unica cosa un po’ fuori dal comune sono i controlli…
…Che però non sono sempre perfetti come dovrebbero. Se è vero che l’uso delle gestures è immediato e divertente, è altrettanto vero che non sempre è preciso come dovrebbe e spesso e volentieri ci si trova a dover ripetere lo stesso input più di una volta, il che diventa particolarmente seccante soprattutto quando il tempo sta per finire e si lotta contro l’orologio. Il gioco non presenta altre difficoltà, oltre a quella della tempistica: le tortine da abbinare non mancano mai e scorrono senza fine e l’unico modo per non passare un livello è non riuscire a riempire abbastanza in fretta la barra del punteggio. La modalità Storia ci fa affrontare 20 livelli consecutivi, di difficoltà crescente: con l’eccezione degli ultimi, vincere gli altri è davvero facile e raramente ci si troverà a ripeterli. La modalità Flash invece ci mette a disposizione un minuto e 30 secondi per cercare di totalizzare il massimo punteggio possibile, e la modalità endless invece… esatto: permette di giocare finchè si vuole.
I modi di gioco, occorre dirlo, sono davvero carenti: la modalità Endless è perfettamente inutile e non offre nessun tipo di stimolo: non si può morire ed è solo un esercizio di noia. Quella Flash al contrario si basa tutta sul punteggio, ma è altrettanto limitata e ripetitiva. E la modalità storia, da sola, non offre abbastanza spunti per garantire un po’ di longevità al titolo.
Con la sua grafica curatissima e il suo coccoloso protagonista, Candy Town è una delizia per gli occhi: colorato, luminoso, spensierato e incantevole. La colonna sonora è altrettanto gradevole, con meravigliosi effetti audio e musichette soffuse. Peccato non ci sia molto oltre: il sistema di controllo è divertente, ma limitato, e i contenuti offerti dal gioco sono davvero pochi.
Se siete alla ricerca di un match-3 stimolante, Candy Town non farà per voi… ma se amate la grafica kawai o avete dei figli piccoli questo titolo potrebbe risultare davvero perfetto per loro, grazie alla ridotta difficoltà e all’accativante veste grafica.
Candy Town è disponibile su App Store a 0,79 €