La Electronic Frontier Foundation (EFF) ha chiesto all’ufficio brevetti degli Stati Uniti di rendere legale lo sblocco di ogni dispositivo elettronico, inclusi smartphone, tablet e console da gioco. La proposta mira a non proibire più le procedure di jailbreak e di rooting per l’accesso al dispositivo come invece sancito dalla Digital Millennium Copyright Act (DMCA). La EFF ha anche chiesto alle aziende produttrici di dispositivi elettronici di non opporsi a tali pratiche.
Nel luglio del 2010, la EFF ha vinto la prima causa relativa a questa materia e il governo degli Stati Uniti ha sancito che il jailbreak dell’iPhone di Apple e della piattaforma iOS sarebbe stato ritenuto legale. Adesso la EFF vuole che il jailbreak venga reso legale su tutti i dispositivi.
In un estratto, la EFF dichiara:
Siamo entusiasti che la EFF abbia ottenuto un’importante esenzione dalla DMCA, la tecnologia si è evoluta molto negli ultimi tre anni e per questo è importante che questi esempi vadano estesi a tutti gli smartphone, tablet, console di gioco, DVD e download digitali.
Anche se il jailbreak dell’iPhone è stato ritenuto legale, Apple non ha cessato di opporsi a tale pratica e lo dimostra il fatto di aver introdotto nuove misure di sicurezza in iOS 5 a tal scopo. In sostanza, come riportato da iDownloadBlog, non si finirà mai in carcere per aver eseguito il jailbreak, ma Apple potrebbe sempre rifiutare di offrire il supporto agli utenti che forniscano un dispositivo non originale per eventuali interventi di assistenza. Secondo la EFF questo non sarebbe corretto e le politiche delle aziende dovrebbero cambiare:
Gli hobbisti che vogliono modificare i propri telefoni e console di gioco per eseguire programmi di loro scelta necessitano di protezione da parte della legge. La legge sul diritto d’autore non dovrebbe contrastare queste scelte, ma dovrebbe incoraggiarle.
Oggettivamente vanno fatte alcune considerazioni: se da una parte, come segnalato da Macworld, il jailbreak da spazio alla creatività degli sviluppatori e degli utenti finali, dall’altro espone gli utilizzatori di dispositivi sbloccati a possibili minacce di sicurezza di vario genere. Questo non è il caso di iOS, ma questa possibilità non va mai esclusa.
La richiesta della EFF sarà valutata nella primavera del 2012.