Pochi giorni fa, Apple ha depositato presso il Patent Office degli Stati Uniti il marchio Macroscalar, che ora appartiene alla società di Cupertino. Secondo molti, si tratterebbe del nome scelto per la nuova generazione di processori che sarà usata su iPad 3 e iPhone 5.
Nel brevetto, Apple spiega che la crescita di frequenza di clock non si traduce in un aumento di prestazioni per gli utenti, in quanto quasi tutti i software non seguono direttamente l’evoluzione tecnologia e non sono in grado di sfruttare al meglio le CPU più potenti:
“Poiché una buona porzione del tempo di un tipico programma viene speso in ‘loops’, ottimizzare i loop per l’esecuzione parallela è un metodo comune per velocizzare le operazioni.[…] Tuttavia tali metodi non funzionano con i loop data-dipendenti la cui lunghezza dipende dai loro risultati più che da un numero fisso di iterazioni”.
La soluzione proposta da Apple riguarda proprio il processore macroscalare:
Al momento della compilazione genera delle istruzioni secondarie contingenti cosicché quando un loop data-dipendente è completato il successivo set di operazioni è pronto per essere eseguito. […] Invece di mantenere una sola pipeline, l’architettura mantiene più pipeline parallele, caricandole e poi spostandosi fra di esse per massimizzare le prestazioni dei loop“
Il risultato è un sensibile aumento della velocità di calcolo, e della relativa velocità percepita dall’utente, ma soprattutto una riduzione delle risorse energetiche richieste, a tutto vantaggio della durata della batteria. Apple già da tempo stava lavorando a questo tipo di processore, ma il fatto che il marchio sia stato registrato solo pochi giorni fa ha fatto pensare che il lancio possa essere davvero prossimo, forse proprio con l’iPad 3 prima e con l’iPhone 5 dopo.
Se il processore A6 di Apple sarà davvero macroscalare, Apple potrà fornire agli sviluppatori una nuova versione di Xcode con la quale ricompilare le varie app per il nuovo processore. Nei prossimi mesi sapremo la verità.