Apple e il problema delle web app in HTML5

L’iPhone sembra essersi incamminato in una strada senza ostacoli, con numeri da capogiro e vendite sempre maggiori. Gran parte del successo è dovuto non solo al dispositivo in sé, ma anche all’App Store che, con le migliaia di app disponibili, rende l’iPhone uno strumento utilizzabile nelle più disparate situazioni.

Apple ha creato l’App Store nel 2008, rivoluzionando di fatto il mondo degli smartphone e della distribuzione delle applicazioni, e creando una serie di linee guida a cui tutti gli sviluppatori devono attenersi. Alla lunga questa scelta si è dimostrata quella vincete, e non a caso oggi l’App Store è il negozio di app più redditizio al mondo, con 500.000 titoli disponibili scaricati 25 miliardi di volte.

Ma c’è un… ma! Le applicazioni web in HTML5 stanno prendendo sempre più piede: sono più facili da scrivere, non sono specifiche per una sola piattaforma e possono avere funzioni simili a molte app presenti su App Store. Certo per utilizzarle è sempre necessario essere connessi a internet, ma ormai la gran parte degli utenti non ha più questo problema, grazie ad una rete Wi-Fi sempre più diffusa e alle tante forme di abbonamento disponibili.

Nei prossimi mesi, inoltre, colossi come Facebook e Mozilla presenteranno una serie di piattaforme e app basate proprio su HTML5. Insomma, in futuro potremmo ritrovarci delle splendide web-app in grado di avere funzioni simili alle applicazioni classiche.

Insomma, l’HTML5 potrebbe presto diventare un’alternativa interessante per sviluppatori ed utenti. I primi potranno sviluppare app multipiattaforma in modo semplice e veloce, e non dovranno più seguire le linee ferree di Apple, mentre gli utenti avranno una serie di titoli per lo più gratuiti facilmente utilizzabili tramite Safari.

E Apple? Secondo alcuni non è ancora il tempo di preoccuparsi, ma l’HTML5 tanto desiderato potrebbe rilevarsi un’arma a doppio taglio.

 

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