Secondo lo studio “2011 Internet Security Threat Intelligence Report”, se da una parte Android è in netta crescita, dall’altra lo è ancora di più il diffondersi dei malware per il sistema operativo mobile di Google.
Dallo studio emerge che nel 2011 la diffusione di malware per Android è cresciuta di 25 volte rispetto all’anno precedente. Il futuro dovrebbe riservare ancora più minacce, soprattutto per le piattaforme più aperte. Fra i malware più conosciuti citati dallo studio si troviamo Dogoware, creato come protesta contro il maltrattamento degli animali, Fakeneflic.A, che può rubare le credenziali di accesso degli utenti, WalkSteal, creato contro la pirateria e Golddream, che rischia di rubare il registro chiamate e di “leggere” gli SMS in remoto.
Prendendo spunto da questo studio, l’esperto Paul Lipman di Total Defense ritiene che la crescita di malware su Android riapre il dibattito del vantaggio dei sistemi open su quelli chiusi. Se, infatti, i sistemi aperti consentono all’utente di avere la massima libertà, dall’altra anche i criminali informatici possono sfruttare tale libertà per creare e distribuire software malevolo senza alcun tipo di problema o di barriere. Per questo motivo Lipman consiglia a tutte le aziende che lavorano su Android di prepararsi a contrastare numerose minacce, prendendo provvedimenti adeguati per difendere gli utenti.