Un giudice ordina ad Apple e Google di affrontare la Class Action per l’accordo di non “rubarsi i dipendenti”

Nella nottata di mercoledì, un giudice della corte distrettuale della California ha respinto i ricorsi di Apple e Google sulla querela riguardo l’accordo di non “rubarsi i dipendenti” tra le due aziende.

Nel mese di gennaio si era parlato del ritrovamento di una serie di documenti che testimoniavano un precedente accordo tra diverse aziende del settore con il quale si impegnavano a non “rubarsi i dipendenti”. La conseguenza è che i poveri lavoratori si vedevano uno stipendio più basso e le società potevano risparmiare, in quanto nessun altro li avrebbe assunti. In seguito ad una indagine da parte del Dipartimento di Giustizia, lo Stato aveva trovato un accordo con le suddette realtà tramite il quale si intimava alle aziende di annullare qualsiasi comportamento sospetto.

Parallelamente all’indagine ufficiale, è stata portata avanti una Class Action di 5 ingegneri che reclamavano quanto ufficialmente contestato dal DOJ; con il passare dei giorni, Apple e Google hanno inviato la richiesta di annullare il tutto facendo cadere l’accusa da parte dei singoli lavoratori. Questo era quanto si aspettavano le aziende, nella nottata è arrivato il verdetto del giudice distrettuale Lucy Koh, con il quale ha sottolineato come il comportamento sia stato illegale e la class action debba proseguire.

Ricordiamo che oltre ad Apple e Google, sono state citate anche Adobe System, Intuit, Walt Disney, Pixar, Lucasfilm e Intel.

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