7 notizie per 7 giorni: nuovo appuntamento con la rubrica hi-tech di iPhoneItalia – Appuntamento 27/05

Chi possiede un iPhone è, nella maggior parte dei casi, anche un appassionato di tecnologia, come lo siamo noi di iPhoneItalia. Proprio per questo abbiamo deciso di creare una nuova rubrica, denominata “7 notizie per 7 giorni”, nella quale verranno riassunte le 7 notizie di tecnologia più interessanti e curiose della settimana, ma non riguardanti propriamente il mondo iPhone. Un modo per discutere insieme di tecnologia e non far mancare nulla ai nostri lettori! Eccoci arrivati ad un nuovo appuntamento.

Microsoft presenta so.cl, il suo nuovo social network

In punta di piedi Microsoft ha presentato so.cl, un nuovo social network già disponibile in versione beta. Questo servizio, che la stessa Microsoft ha definito di “social search” si integrerà con il motore di ricerca dell’azienda con l’obiettivo di attirare milioni di utenti. so.cl sarà specializzato proprio nelle ricerche delle cose e si integrerà con altri social network, in primis Facebook. Tra le possibilità di questo nuovo progetto, abbiamo quella che consente di assemblare un video in “video party” fatti con gli amici, la socializzazione delle ricerche e dei risultati e la condivisione di molti altri elementi. Insomma, un prodotto che va inserito a metà strada tra Google e Facebook, ma che è ancora troppo giovane per capirne le potenzialità. Chi fosse interessato a provarlo può iscriversi partendo da questa pagina.

Da NTT arriva il touchscreen semi-trasparente

NTT ha presentato il primo prototipo di touchscreen semi-trasparente, in grado di mostrare elementi sullo schemro ma anche tutto quello che si “nasconde” dietro. Questa tecnologia potrebbe beneficiare di diversi sviluppi, come funzioni specifiche attuabili in determinate condizioni di luce, la possibilità di utilizzare lo schermo da due lati e applicazioni che si integrano con la realtà circostante. Al momento, però, non conosciamo ancora le reali potenzialità di questo prodotto.

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Gli investitori denunciano Facebook dopo il flop dell’entrata in Borsa

Facebook è ufficialmente quotato in borsa, ma dopo alcuni giorni la sua quotazione è sensibilmente scesa facendo parlare di vero e proprio flop! Un flop così grande che alcuni investitori hanno intrapreso una Class Action negli USA contro l’azienda di Zuckeberg.  Tra le accuse rivolte a Facebook e ai curatori dell’Ipo, quella di presunte omissioni nelle informazioni agli investitori che sarebbero poi all’origine del flop: -18% dopo tre giorni di trading. Questo ha fatto nascere sospetti sulla possibilità che le grandi istituzioni finanziare possano aver avuto informazioni ed analisi privilegiate dai coordinatori del collocamento che le avrebbero spinte a disfarsi delle azioni mentre i piccoli investitori pagavano il conto. Lo studio legale Robbins Geller Rudman & Dowd ha annunciato di aver presentato un esposto alla Corte distrettuale di New York contro Facebook e i suoi manager per una presunta violazione della legislazione finanziaria. Anche lo studio Lieff Cabraser Heimann & Bernstein ha annunciato di aver avviato una class action contro Facebook ed il consorzio di collocamento per presunte violazioni di legge nella documentazione dell’Ipo. Un i legali di Los Angeles, Glancy, Binkow & Goldberg, hanno dichiarato di aver presentato un analogo esposto.

Brutta aria per Facebook…

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Kroll Ontrack sfata i falsi miti sul recupero dei dati

Kroll Ontrack, azienda specializzata nell’offerta di soluzioni e servizi di recupero dati, cancellazione sicura e computer forensics, presenta i primi cinque falsi miti sul recupero dati che spesso si riscontrano con riferimento agli utenti privati. Dal timore sui costi ai vari fraintendimenti riguardanti i dispositivi di storage, i preconcetti ostacolano i consumatori nel recuperare i propri dati con successo e nel proteggerli da eventuali perdite future.

Gli errori di percezione più comuni dei consumatori includono:

Faccio il backup dei miei dati così sono protetti. Se l’utente non è sicuro al 100% di come eseguire un backup dei propri dati o se non è certo che il proprio backup sia funzionante, è possibile che questa operazione non venga eseguita correttamente. Gli analisti di Gartner stimano che il 25% degli utenti di computer in tutto il mondo perde ogni anno i propri dati; è quindi fondamentale che anche l’utenza privata prenda in considerazione, prima di incorrere in una perdita di dati, un fornitore fidato. É necessario cercare un fornitore che offra una varietà di prodotti e di servizi di recupero per ogni situazione di perdita di dati – spaziando dal software fai da te e dai servizi di recupero dati da remoto, alla possibilità di inviare il supporto danneggiato presso una camera bianca. Inoltre, il fornitore prescelto deve fornire al cliente un elenco di tutti i file recuperabili (con il loro stato di utilizzabilità) conclusa la prima fase di analisi, al fine di aiutare l’utente a decidere se procedere o meno con il successivo recupero dei dati.

Voglio spendere poco per recuperare i miei dati. I consumatori devono essere consapevoli che il recupero dei dati è caratterizzato da diversi aspetti. Molte volte un annuncio che pubblicizza una soluzione di recupero dati con un importo forfettario indica solo il costo di partenza per avviare il processo di recupero. Successivamente, il fornitore inizia a lamentare difficoltà nell’operazione, tempi di risoluzione più lunghi e necessità di parti di ricambio, alla fine la soluzione che inizialmente era low-cost diventa molto più onerosa. Inoltre è importante scegliere un fornitore che offra una consulenza telefonica gratuita e un preventivo reale con un prezzo che tenga conto, tra i i diversi elementi, anche della complessità del recupero e delle parti di ricambio. Inoltre, non si dovrebbero sostenere costi addizionali per lavorazioni da svolgersi in camera bianca. Infine, assicurarsi di ricevere un supporto post recupero per far si che la migrazione dei dati nel computer di casa si svolga senza problemi.

I miei file sono al sicuro nelle mani del mio fornitore di recupero dati. Nonostante su molti siti web di presunti fornitori di recupero dati sono messi in evidenza premi ricevuti o altre “prove” che testimoniano che lo specialista ha ottenuto certificazioni per soddisfare gli standard del settore, è probabile che siano solo strumenti di pura pubblicità. I consumatori dovrebbero assicurarsi che il proprio fornitore di recupero dati sia in grado di svolgere la lavorazione in un ambiente sicuro, come una camera bianca ISO-5/Classe 100. Inoltre, è essenziale che il fornitore di recupero sia in grado di recuperare i dati crittografati e di restituirli in forma criptata.

L’attività che deve essere svolta per il recupero dei miei dati è troppo ridotta o troppo complessa per un fornitore di data recovery. Un buon fornitore dovrebbe essere in grado di presentare un’offerta scalabile indipendentemente dalle dimensioni del caso, dall’hardware o dal sistema operativo coinvolti nel recupero. È fondamentale cercare un fornitore di recupero dati che abbia competenze su lavorazioni sia di piccole che di grandi dimensioni, così come su recuperi che coinvolgono i nuovi media, come i dispositivi flash o SSD.

I miei dati sono protetti da password, quindi non saranno violati. Pensa ai documenti elettronici di rendicontazione della tua banca, alle informazioni sulla carta di credito, alle informazioni sullo stato di salute e ad altri dati salvati sul tuo dispositivo personale. Purtroppo, nessuna tecnologia è completamente al sicuro da violazioni ed è pericoloso pensare che i dati, anche se protetti, non possano essere messi in pericolo. I consumatori devono rivolgersi a una società di recupero dati che abbia alle spalle una lunga storia di successi, delle policy di sicurezza sui dati e che sia in grado di restituire le informazioni recuperate in formato crittografato.

Allerta dispositivi mobilie: pericolo per aziende e istituzioni

Cristiano Cafferata, Country Manager di Dell SonicWALL, a margine del simposio sulla Cyber Defence (Chiavari, 16 maggio) dichiara: “Il problema del BYOD (bring your own device) non è un allarme solo in ambito civile, ma sta diventando una criticità anche in ambito militare. Le soluzioni professionali esistono. L’uso ingente di smartphone e device portatili di ogni genere diventa ogni giorno più frequente, basti pensare alla forzatura wireless di un iPad che per entrare in rete può farlo solo via 3G o WiFi. Se tali strumenti sono in rete wifi aziendale e contemporaneamente collegati all’esterno via 3G sono ovviamente un potenziale ponte e quindi fonti di enormi rischi. Fare cultura è obbligatorio ed eventi come il simposio sono un ottimo mezzo di confronto e crescita sia per i produttori che per gli utilizzatori, è la direzione giusta se si vuole combattere lo spreco ed i cybercriminali. Sistemi di clean vpn e di clean wireless sono fondamentali per ottenere il risultato. La difesa deve poter contare su professionisti e su operatori preparati; è necessario investire in ricerca e sviluppo e sensibilizzare costantemente l’opinione pubblica sui danni che la mobilità può arrecare, specie in ambito istituzionale e militare. I tagli alla formazione giocano purtroppo a favore dei criminali informatici, ma il compito dei produttori di sicurezza risiede anche nel fatto di arginare i fenomeni di attacco e di fare cultura in questa direzione”.

SportXtreme presenta e-waw blu: il lettore Mp3 Bluetooth da portare in spiaggia!

Con l’estate alle porte, SportXtreme, divisione di SofTeam dedicata alla distribuzione di prodotti tecnologici pensati per chi pratica sport, presenta e-waw blu, il lettore Mp3 Bluetooth subacqueo ad alte prestazioni, da portare in vacanza! Resistente all’acqua (fino a 3 metri di profondità!), al vento, al sole e alla sabbia, è dotato di una memoria interna da 4GB che permette di caricare oltre 500 brani MP3/1000 WMA e di particolari auricolari impermeabili che lo rendono ottimo per ascoltare della propria musica preferita sia in acqua che fuori.

Leggero e particolarmente indicato per gli amanti del nuoto e delle immersioni, ma anche per chi fa bicicletta e sport all’aperto, è dotato della tecnologia Bluetooth per interagire con gli smartphone e trasformarsi cosi in un vero e proprio auricolare telefonico in grado di gestire le chiamate attraverso i comandi per la regolazione del volume e la selezione brani, posizionati direttamente sulle cuffie. L’autonomia fino a 10 ore, il design ergonomico pensato per aderire alla forma della testa e tutta la tecnologia SportXtreme racchiusa all’interno, rendono e-waw blu un accessorio estivo indispensabile per gli sportivi.

Caratteristiche tecniche:

– Lettore MP3 impermeabile e subacqueo
– Bluetooth: V2.1
– Subacqueo a 3mt (IPX8)
– Design unico e compatto pensato per uso in acqua
– Comandi facili per volume e selezione brani
– File Supportati MP3 (32~320 kbps,CBR and VBR), WMA (48~192 kbps)
– Auricolari e MP3 integrati
– Temperatura d’utilizzo da -5° a +40°C
– S/N Ratio 70dB
– Memoria interna 4GB
– 500 brani MP3 e 1000 WMA
– Range di frequenza 20Hz – 20kHz
– Sistemi operative supportati Windows: ME/XP/Vista/7 o Mac OS 9.0 o superiore
– Playlist Editor
– Interfaccia USB 2.0
– Batteria litio ricaricabile 180 mAh
– Durata Batteria 10 ore (@128Kbps, 1KHz format MP3)
– Disponibile in colori Nero, Lime
– Certificazioni CE, FCC
– Peso 29 gr.

Prezzo al pubblico (IVA inclusa): Euro 69,00. Disponibile nei migliori negozi di elettronica.

Google lancia “Move Mobile”, per aiutare le imprese a scoprire le opportunità del Mobile

Lo strumento Mobile Meter permette di capire subito se il sito della propria azienda è “a misura di mobile” e di intervenire seguendo dieci semplici regole

Aiutare le imprese a diventare protagoniste della rivoluzione Mobile e a cogliere le tante opportunità legate al crescente successo degli smartphone in Italia. Ci pensa “Move Mobile”, la nuova iniziativa lanciata oggi da Google, disponibile al sito www.movemobile.it, che aiuta le imprese italiane a rendere il proprio sito “mobile-friendly”.
Un sito facilmente navigabile e fruibile da smartphone è infatti sempre più importante per fare business, in uno scenario in cui il comparto mobile è in forte crescita e rappresenta una chiave di sviluppo fondamentale per l’economia dell’intero Paese. Secondo una ricerca commissionata da Google a Ipsos MediaCT, lo smartphone è ormai diventato uno strumento indispensabile nella vita di ogni giorno: il 28% degli italiani ne utilizza uno, il 47% degli utilizzatori lo usa per accedere a Internet ogni giorno e la maggior parte (il 69%) non esce mai di casa senza il proprio device mobile. Viene utilizzato dovunque: in casa (94%), fuori casa (81%), nei negozi quando si va a fare shopping (43%).

Gli smartphone stanno rivoluzionando pertanto diversi ambiti della vita quotidiana, tra cui il processo d’acquisto e il rapporto tra aziende e consumatori.
Anche i dati relativi all’m-commerce mostrano segnali incoraggianti nel nostro Paese: secondo la ricerca Ipsos, l’82% dei possessori di smartphone ha cercato un prodotto o servizio sul proprio device, mentre il 25% ha già effettuato un acquisto via mobile. Di questi, il 63% ha effettuato l’acquisto nell’ultimo mese. Si tratta di un trend in crescita, dal momento che il 59% di chi fa acquisti tramite smartphone è un frequent buyer e fa acquisti almeno una volta al mese. La crescita dell’m-commerce sembra non aver paura della crisi se si considera inoltre che il 26% del campione intervistato dichiara di essere intenzionato ad aumentare i propri acquisti da mobile in futuro.

Ma come fare a capire se il sito web della propria impresa è “a misura di mobile” ed essere pronti a cogliere le opportunità offerte dal m-commerce? Nel sito web di Move Mobile le aziende possono utilizzare lo strumento Mobile Meter per vedere in che modo i loro siti vengono visualizzati su smartphone e ottenere un report gratuito contenente suggerimenti personalizzati su come creare un’esperienza più efficace sui dispositivi Mobile. Il sito contiene inoltre informazioni sulle attuali tendenze del Web Mobile, alcune regole generali per un buon Mobile e anche un elenco di sviluppatori pronti ad aiutare le aziende che vogliono sviluppare questo business a creare i propri siti Mobile.

E Google pubblica anche le 10 regole per passare al mobile:

1. Privilegia la velocità.
Gli utenti Mobile sono spesso a corto di tempo e sfruttano i loro momenti liberi per connettersi. Per aiutarli, progetta i siti in modo che si carichino rapidamente sul browser e crea testi di facile consultazione.

2. Semplifica la navigazione.
Una navigazione chiara e, nei siti più grandi o complessi, la funzionalità di ricerca aiutano i clienti a trovare con facilità ciò che cercano.

3. Pensa tutto a misura di pollice.
Le persone usano le dita per azionare i dispositivi Mobile, in particolare i pollici.
Sviluppa siti che si prestino alle interazioni anche degli utenti con mani grandi.

4. Progetta tutto al fine della visibilità.
Un sito mobile-friendly trasmette il proprio messaggio senza affaticare la vista. Semplifica la lettura dei contenuti anche in ambienti poco illuminati.

5. Rendi il sito accessibile.
Idealmente, il tuo sito dovrebbe funzionare su tutti i dispositivi Mobile e con tutti gli orientamenti del display.

6. Facilita le conversioni.
Indipendentemente da quale sia il tuo obiettivo, i clienti finali devono essere in grado di utilizzare il sito con una tastiera virtuale e senza mouse. Semplifica, quindi, le modalità di acquisto o di contatto.

7. Localizza il tuo sito.
I consumatori cercano continuamente sui loro telefoni informazioni a livello locale, dal distributore di benzina alla pizzeria aperta più vicina. Inserisci una funzionalità che consenta alle persone di trovarti facilmente.

8. Offri un’esperienza unica.
Oggi gli utenti utilizzano dispositivi diversi durante la giornata. Adatta il più possibile le funzionalità del tuo sito desktop ai dispositivi Mobile in modo da offrire un’esperienza omogenea.

9. Usa reindirizzamenti ai siti mobile.
Il reindirizzamento ai siti Mobile è una porzione di codice che rileva automaticamente i visitatori che utilizzano un dispositivo Mobile e li rimanda alla versione Mobile del sito. Chiedi allo sviluppatore del sito di inserire il codice di reindirizzamento in modo che i tuoi clienti fruiscano della versione del sito più adatta alle loro esigenze.

10. Ascolta, impara e ottimizza.
I siti Mobile efficaci sono orientati agli utenti, ovvero sono creati tenendo conto dei loro feedback. Fai dei test per scoprire ciò che gli utenti cercano dal tuo sito Mobile e fai dell’ottimizzazione un processo continuo.

 

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